Roma – Il Lazio era molto indietro rispetto ad altre Regioni” Il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha presentato il nuovo piano per l’edilizia sanitaria.
“In questi tre anni – spiega Zingaretti – abbiamo rimesso a posto i conti, ripreso le assunzioni, mettendo a disposizione della rete ospedaliera nuovo personale. Adesso arriva la svolta sulle infrastrutture: 440 milioni di euro, contando anche il Policlinico Umberto I, per rifare la rete ospedaliera regionale. Erano anni che non arrivava un investimento simile: è uno storico giro di boa”.
Pertanto per Zingaretti “E’ ora il tempo di investire. Ristruttureremo tutte le maternità, apriremo nuove case della salute, rifaremo la rete dei consultori per i servizi sociali. Insomma, tutte quelle reti vicine alle persone che i cittadini aspettano da anni, e sono contento che questo possa essere annunciato dal Ministero della Salute. Grazie a questa collaborazione produciamo una nuova svolta in tutti i Comuni che ospitano ospedali nella nostra Regione. Il sistema sta cambiando – afferma Zingaretti – è finita la fase della distruzione della sanità ed e’ iniziata la fase della ricostruzione. Mancavano le infrastrutture e ora abbiamo aggredito questo importante nodo”.
Secondo Zingaretti sono “cruciali gli interventi al Policlinico Umberto I, ai Castelli e al Grassi di Ostia”.
Quindi arrivano 440 milioni di euro a privati, per rifare la rete ospedaliera regionale.
“Il sistema sta cambiando, – evidenzia Zingaretti – è finita la fase della distruzione della sanità ed è iniziata la fase della ricostruzione. Mancavano le infrastrutture e ora abbiamo aggredito questo importante nodo”.
Oltre al nuovo Ospedale dei Castelli, l’ampliamento del ‘Grassi’ di Ostia, e i lavori di ristrutturazione del Policlinico Umberto I, sono previsti interventi anche negli ospedali e nelle Asl di Roma e in tutte le province, per l’assistenza territoriale e le Case della Salute. In totale sono 87 interventi per uno stanziamento di 264 milioni di euro tra fondi regionali e nazionali.
Gli interventi sono contenuti nel decreto 190 firmato da Zingaretti in qualità di commissario ad acta, e riguardano i fondi cosiddetti ‘articolo 20’, relativi a una legge dell’88. Nell’utilizzo di questi fondi il Lazio era in ritardo: ne aveva utilizzati solo il 51%, contro il 92% dell’Emilia-Romagna e la media nazionale del 67%.
Sono 264 milioni appunto che vengono uniti ai 176 milioni del ’98 per l’Umberto I, per un totale di 440 milioni di investimenti: quasi 100 milioni ai grandi ospedali di Roma, 123 i milioni per le Asl di Roma e provincia. Altri 41,6 milioni sono per le strutture sanitarie di Frosinone, Viterbo, Rieti e Latina.
Il prossimo passo, annuncia Zingaretti sarà “la guerra alle liste d’attesa: un obiettivo credibile perché ci sono investimenti sulle tecnologie, le reti e il personale”.
Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, sostiene il Lazio e afferma: “in Conferenza delle Regioni ho chiesto nuove linee guida – ha assicurato – e ho chiesto al presidente Zingaretti di poter dare supporto alla risoluzione di questo problema. Se il Lazio normalizza le liste d’attesa, allora abbiamo vinto in tutta Italia”.