Redazione Esteri – Altra strage di attentatori suicida in Siria, dove più di 100 persone persone sono state uccise a seguito di una serie di attacchi dinamitardi organizzati in due città considerate roccaforti del governo di Bashar al Assad sulla costa siriana del Mediterraneo.
Nella città portuale di Tartous, dove si trova anche la base navale russa, un kamikaze si è fatto saltare in aria e un’autobomba è stata fatta esplodere in rapida successione in una stazione di autobus.
Complessivamente si registrano 48 morti e 45 feriti. A Jableh, invece, è stato peso di mira un ospedale e la sede della società erogatrice dell’energia elettrica, oltre che la locale stazione degli autobus .
Qui, secondo le autorità di Damasco, sarebbero morte 53 persone, tra cui molte e donne e bambini. Una agenzia di stampa legata all’Isis, o Daesh, ha rivendicato gli attentati al cosiddetto Califfato islamico. (ue)