Roma – L’esclusione di Fassina dalla competizione elettorale romana è l’emblema di quanto accade ritualmente in tutte le elezioni. “Abbiamo appreso con stupore che la commissione elettorale ha respinto le nostre liste dalla competizione per Roma. Si tratta di una decisione che, se fosse confermata, alterebbe pesantemente l’esito delle elezioni amministrative nella Capitale. Presentiamo subito ricorso e nelle prossime ore decideremo quali ulteriori iniziative intraprendere”. Questo E’ quanto ha dichiarato ieri Stefano Fassina, candidato sindaco di Roma. Giachetti, subito lancia l’amo per intercettare voti che non potranno che andare a lui. E così in tutta Italia inizia il periodo della campagna elettorale, con tutte le sue caratterizzazioni. Ci risiamo con i soliti tamtam delle promesse, delle liti, dei veti incrociati e tutto ciò che ne consegue. Ora improvvisamente sono i politici ad aver bisogno del popolo per poter essere eletti. A Roma la campagna elettorale è molto sentita, anche per le vicissitudini di natura politica che l’hanno caratterizzata. E dunque è il tempo dei volti nuovi, quelli del futuro che potranno dare risposte alla portata di tutti. Nelle elezioni romane spiccano pertanto due candidature assolutamente nuove ma con grandi capacità, entusiasmo ed esperienza. Per par condicio ne riportiamo due di diversi fronti, quella di Matteo Fordellone presso la circoscrizione Appio-Latino con Forza Italia e Marchini candidato sindaco e quindi con Forza Italia, e nel XII municipio a sud del centro storico di Roma capitale si afferma la brillante Federica Mattei candidata con Giachetti Sindaco.
La mia decisione – afferma Matteo Fordellone 23 anni studente di economia aziendale – di correre per le elezioni romane, è stata maturata in seguito a diverse riflessioni con i tantissimi amici, quelli di tutti i giorni, poi con la famiglia e con lo staff di Forza Italia. Un numero crescente di giovani ascolta, legge, vede la tv e credo sia arrivato il tempo in cui bisogna mettersi in gioco. Le nuove generazioni devono scendere in campo e mostrare che la buona politica si può fare. Non possiamo stare sempre a guardare ciò che fanno gli altri, ed abbiamo pertanto il dovere non solo di provare ma di entrare in un percorso che poi è la base per un futuro che riguarda le nostre generazioni. I giovani vivono il problema dell’inoccupazione, quindi dobbiamo mettere in campo iniziative, sinergie e diventare comunque soggetti attivi nella nostra città, quella Roma che con il suo fascino ci ha visti nascere e ci vede crescere. La Roma del futuro dipende anche da noi. Ecco perchè ho deciso di confrontarmi e di dare il mio personale contributo a questa elezione. Ringrazio comunque la squadra di cui faccio parte per la fiducia che ha riposto nella mia persona, che cercherò di onorare, e soprattutto ho avuto modo di apprezzare una freschezza di proposte che è il filo conduttore di questa campagna elettorale romana.
Grande entusiasmo e determinazione anche in Federica Mattei, 25 anni che è una giovane e nuova protagonista di un rinnovamento portato avanti nel contesto della lista facente capo a Roberto Giachetti nel XII municipio. Federica ha una laurea in economia aziendale e svolge attività di praticante consulente del lavoro. “Credo che le nostre generazioni debbano decidersi ad essere protagoniste degli indirizzi che sono propri della politica. Abbiamo quindi il dovere di metterci in gioco iniziando dalla città che viviamo quotidianamente tutti i giorni. La mia scelta quindi è mirata all’attuazione di un percorso che non finisce certo con l’obiettivo elettorale eventualmente raggiunto, ma che trae origine proprio da lì. Il vivere Roma consente a noi giovani sicuramente di saper e poter interpretarne le esigenze di classi generazionali che saranno il futuro. Dobbiamo quindi superare quella distanza che la politica di vecchia generazione ha messo in campo per bloccare e conservare fingendo di innovare. Dunque è l’ora del confronto, delle proposte e della politica buona, con la quale si potranno dare le risposte alle numerose criticità che quotidianamente osserviamo. La fiducia nei giovani dunque è una grande sfida, che noi vogliamo e possiamo vincere”.