Il progresso, ormai padrone della nostra esistenza e unico fine troppo spesso rincorso, sembra aver incantato la società odierna; presente ovunque, probabilmente abusato. E’ una continua sfida quella che siamo chiamati a vincere, il cercare di non restare neanche un minuto in più su un qualcosa ormai ottenuto, che nell’istante in cui giunge fra le nostre mani perde valore e bellezza divenendo utile per riempire scaffali pieni di ricordi, ricordi di un presente che vogliamo a tutti i costi si trasformi istantaneamente in passato. Una vera e propria corsa contro il tempo e quello di cui l’uomo ha davvero bisogno. Ancora una volta il fulcro è il sentimento, l’emozione, l’empatia; tutto quello che viene considerato fuori moda e addirittura scomodo. Tale concetto cerca di “alzare la testa” proprio quando, nella moltitudine di tecnologie, vediamo un ritorno a quel dettaglio familiare, che conosciamo molto bene. Così di tanto in tanto appare magicamente quel ritornello già ascoltato, lo stesso che segnò la nostra infanzia, veniamo a conoscenza del fatto che la forma tanto invitante di quei vecchi biscotti che credevamo fuori dal commercio, viene utilizzata nuovamente, che quel modo di vestire prima tanto criticato è divenuto ” da passerella”. Tornano frasi, tradizioni, culture che apparivano spente e passate per poter essere considerate da un mondo che non guarda neanche accanto, figuriamoci indietro! Allora tutto questo esagerato progresso che scopo ha? perché tornare a ripescare nel cassetto dei ricordi? Magari si ha bisogno di questo per comprendere il vero valore, si ha bisogno di esagerare, arrivare tanto lontani da toccare il fondo; arrivare così lontani da aver voglia dei vecchi tempi, quelli belli, quelli pieni, quelli vivi. Il presente accarezza il passato, comprendendo a sua volta, quanto disperato bisogno ci sia, in una società che non ha più intenzione di proporre certezze, di osservare e toccare con mano presenze familiari di dettagli prima appartenenti ad una vita più stabile. Potremmo considerarla una strategia di marketing, il proporre prodotti nuovi, all’avanguardia, ” futuristi” che però allo stesso momento divengono “fratelli” di un qualcosa che ha già avuto importanza. Ed inutile negarlo, nonostante il nostro dimostrarci propensi nei confronti del cambiamento, cercheremo e sceglieremo sempre, fra le mille possibilità, quella che ricorda tratti a noi particolarmente cari!
(Morena De Luca)