Piombino – Ha dell’incredibile la decisione del Tribunale del Riesame che ha disposto la scarcerazione di Fausta Bonino l’infermiera dell’Ospedale di Piombino, in Provincia di Livorno, arrestata perché considerata una vera e propria serial killer per aver procurato la morte di ben 13 pazienti ricoverati nell’ospedale della città portuale toscana.
L’accusa che ha portato in carcere la 51 enne Fausta Bonino era quella di pluriomicidio di pazienti a lei affidati in rianimazione, ma senza che corressero un immediato pericolo di vita e senza che fossero da considerarsi come malati terminali senza speranza di sopravvivenza.
Si tratta di pazienti la cui età oscillava dai 60 agli 88 anni. La Bonino era accusata di averli eliminati somministrando loro un farmaco anticoagulante, l’eparina, che non previsto nelle terapie dei 13 ricoverati uccisi, anche se utilizzato nell’ospedale toscano.
L’arresto era stato eseguito dai carabinieri del Nas di Livorno su disposizione del gip del Tribunale di Livorno perquisizione dopo due anni di indagine.
L’infermiera era stata accusata di aver consumato gli omicidi nel corso del biennio 2014 e 2015. I pazienti erano stati ricoverati per patologie diverse nell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale civile di Piombino.
La notizia della decisione del Tribunale del Riesame ha creato un grande clamore e fa riaprire gli interrogativi sulle morti dei pazienti e sugli eventuali responsabili.