Napoli – La replica del premier è dura e non certo sembra voler cercare di interpretare o di tener conto del dissenso che è stato espresso nella capitale partenopea. Scontri manifestanti-polizia, fumogeni finiti anche su bus turistici, undici agenti e due attivisti feriti, polemiche a distanza anche con il sindaco de Magistris. Al termine di una giornata di tensioni, a Napoli, il premier Matteo Renzi lancia il masterplan per far rinascere Bagnoli in tre anni e non arretra di un millimetro di fronte alle proteste di comitati civici, centri sociali, studenti e disoccupati: “Possono insultare, minacciare, tirare sassi e lacrimogeni. Noi siamo più forti delle minacce e più decisi dei loro insulti”. Avanti tutta, insomma, su quella che sarà “la più grande opera di recupero ambientale della storia italiana”, promette Renzi. In campo 272 milioni di euro, ultimazione prevista entro il 2019. La manifestazione di chi giudica il piano del Governo, con relativo commissariamento, un “esproprio della città”, parte in mattinata; al via ci sono anche due assessori comunali, Sandro Fucito e Carmine Piscopo. Il corteo, dopo la sua composizione, attraversa la città in modo ordinato fin quando sul lungomare, una parte dei manifestanti ha provato a forzare il cordone delle forze dell’ordine. In pochi istanti è il caos: lanci di pietre e fumogeni, idranti in azione per disperdere i manifestanti. I gas avvolgono anche auto private e bus turistici in transito, senza conseguenze per gli occupanti. Due manifestanti e undici agenti invece restano feriti, uno dei poliziotti finisce in ospedale. In seguito la situazione torna tranquilla, gli attivisti si ritrovano per un’assemblea pubblica e proseguono la loro lunga giornata fino alla conclusione dei lavori direzionali. Il Sindaco De Magistris non ha partecipato all’incontro ed ha lanciato: “Questa è una grande battaglia democratica e Renzi la perderà, stia sereno. Non si metteranno le mani sulla città fino a quando ci sarà gente con mani pulite che difende la Costituzione”. La replica del premier arriva in un forum del quotidiano Il Mattino: “Siamo al quinto anno di amministrazione cittadina: se avessero fatto quello che potevano e dovevano non avremmo avuto bisogno di commissariamento. Siamo qui perché altri non hanno fatto”. “La procedura – aggiunge Renzi al termine della riunione in prefettura – sarà trasparente, verificabile costantemente su tutti gli strumenti di comunicazione, la gara sarà europea. La parola chiave è trasparenza con tempi certi. Chiameremo i napoletani a una grande campagna di ascolto: non intendiamo decidere in autonomia”.