Roma – “Il piano nazionale olivicolo diventa realtà con le Regioni oggi lo dovranno approvare perché c’è la necessità di renderlo operativo”. Così il ministro delle Politiche agricole e forestali, Maurizio Martina, intervenendo oggi a Bari alla manifestazione ‘Le mani dell’Europa nel piatto’, organizzata dalla Coldiretti per la difesa del made in Italy.
“Il piano – spiega Martina – è una risposta per i prossimi anni su tema quantitativo e qualitativo. Questo piano olivicolo lo rivendico con orgoglio. Dobbiamo andare avanti con questa sfida ed anche – ha aggiunto Martina – con quella dei controlli. Noi, lo dico chiaramente, non abbiamo paura dei controlli, nel nostro Paese se ne fanno senza pari rispetto agli altri Paesi. Ho ben chiaro, sul punto, il tema dell’organizzazione e vi dico che dobbiamo rendere la vita semplice alle imprese e dobbiamo essere durissimi sui controlli”.
La Coldiretti ha organizzato la manifestazione anche per protestare contro le modifiche ritenute peggiorative su garanzia e trasparenza dell’etichettatura sull’extravergine in arrivo con il nuovo disegno di legge al vaglio dell’Europarlamento.
Anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, è intervenuto alla manifestazione di Bari.
Sull’importazione di olio tunisino Emiliano ha spiegato: “Anche sull’olio ho fatto arrabbiare qualche deputato del mio partito. Non ce l’ho con i tunisini ma mi sono chiesto se in una situazione confusa come quella delle etichette dell’olio dobbiamo proprio aumentare la confusione”.
Anche il presidente della regione Lombardia, Roberto Maroni, ritiene che “sia stato un grave errore favorire l’import di un prodotto che è tra i prodotti tipici italiani, cioè l’olio, purtroppo così ha deciso l’Europa e purtroppo con il voto di molti parlamentari italiani, molti dei quali lo hanno anche ammesso e si sono poi giustificati, anche dicendo che questo sarebbe servito a mantenere la pace nel Mediterraneo”.
“E’ un arrampicarsi sui vetri – ha detto Maroni -: la pace nel Mediterraneo si garantisce mantenendo le regole e applicandole, non consentendo che qualcuno venga a casa nostra e danneggi i nostri produttori”.
“A errori così gravi purtroppo l’Europa ci ha abituati – afferma Maroni -, ma noi dobbiamo reagire, denunciando queste cose e facendo di tutto perche’ il Parlamento ci ripensi e in qualche misura blocchi la norma, altrimenti poi non possiamo lamentarci che i nostri giovani, ma anche i meno giovani non trovano lavoro”.
Il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, ha sostenuto che “il recente via libera finale all’accordo che comprende anche la quota aggiuntiva per l’importazione senza dazi nella Unione Europea di 35.000 tonnellate in più l’anno di olio d’oliva tunisino è una scelta sbagliata che non aiuta i produttori tunisini, danneggia quelli italiani e aumenta il rischio delle frodi a danno dei consumatori”.
Alla manifestazione ha partecipato anche il presidente della regione Basilicata, Marcello Pittella, che ha affrontato il tema del rilancio dell’agricoltura: “nessuno può tirarsi indietro. C’è la straordinaria opportunità da consegnare ai cittadini, di scrivere un nuovo tempo per la nostra storia e società. Occorre un adeguato approccio – secondo Pittella – oltre all’adeguata capacità di guida in un processo complicato. Possiamo recuperare virtuosismo dall’utilizzo della nuova programmazione europea e dobbiamo continuare a dare risposte concrete realizzando, come fatto sino ad oggi, le riforme di sistema necessarie”.
Alla manifestazione ha partecipato anche il presidente della regione Basilicata, Marcello Pittella, che ha affrontato il tema del rilancio dell’agricoltura: “nessuno può tirarsi indietro. C’è la straordinaria opportunità da consegnare ai cittadini, di scrivere un nuovo tempo per la nostra storia e società. Occorre un adeguato approccio – secondo Pittella – oltre all’adeguata capacità di guida in un processo complicato. Possiamo recuperare virtuosismo dall’utilizzo della nuova programmazione europea e dobbiamo continuare a dare risposte concrete realizzando, come fatto sino ad oggi, le riforme di sistema necessarie”.