La Regione Sardegna impugna davanti alla Corte Costituzionale due commi della Legge di Stabilità 2016, poiché questi “hanno effetto sulle finanze regionali a partire dal 2017”.
Si tratta dei commi 680 – che disciplina il contributo delle Regioni e delle Province autonome alla finanza pubblica per il triennio 2017-2019 – e 711 che determina il metodo di calcolo del fondo pluriennale vincolato.
La regione Sardegna spiega che l’iniziativa è tecnica, ed è stata presa per motivi di autotutela anche dalle altre Regioni a Statuto speciale (Friuli Venezia Giulia, Sicilia) e dalle Province Autonome di Trento e Bolzano, per evitare conseguenze negative per le finanze regionali e per gli ambiti di esercizio dell’Autonomia.
Quindi è una decisione che non riguarda in alcun modo i rapporti politici fra governo nazionale e governo regionale, – spiega ancor la regione Sardegna – che procedono all’insegna del dialogo e del confronto quotidiano nell’interesse dei cittadini sardi. In ogni caso, c’è ora un anno di tempo per proseguire l’interlocuzione con il governo su questo tema e per trovare un accordo condiviso intorno a tutti i temi che riguardano il contributo della Sardegna alla finanza pubblica.