Editoriale – Una vicenda amara, triste che ha lo strano sapore di un intrigo internazionale che potrebbe scaturire in qualche impeachment diplomatico. Cosa che sicuramente si vuole evitare, e così la vittima di queste atrocità diventa ancora più vittima di un sistema malato, che invece di esaltare i giovani che hanno intelligenza, cultura e si mettono in gioco, lo uccide. Sì perchè Giulio Regeni è cento volte vittima, dapprima della sua intraprendenza; ossia il coraggio di lasciare, esplorare nuovi mondi e crearsi orizzonti importanti, poi della sua cultura che varca subito i confini nazionali e si inserisce in percorsi diversi dai nostri e potremmo continuare per cento altre motivazioni tutte da ricondurre ad una verità che non verrà mai svelata. Poichè ormai, in fondo nessuno ha piu’ l’interesse di farlo. Il ragazzo è morto e a breve non ne parlerà piu’ nessuno. Resterà solo un dramma indelebile per una famiglia segnata per sempre e per una comunità che non riuscirà presto a dimentircare una atrocità simile. Come può un genitore accettare una simile barbarie; la morte di Giulio è un lutto all’ennesima potenza purtroppo, se solo immaginiamo nel 2016 come un semplice ragazzo possa essere barbaramente torturato con metodi indicibili. Le verità che stanno emergendo in seguito agli esami autoptici lasciano inorriditi. Le torture sono state probabilmente di una barbarie tale da non avere rispetto di nulla. E poi immaginiamo la sofferenza a cui questa vita umana è stata sottoposta. Ora si evidenziano anche scosse elettriche sui genitali. E non aggiungiamo gli altri particolari di cui già ne è stata data notizia. Dall’Italia è partito un corpo sano, e ne ritorna uno torturato. E nessuno sa dire nulla, nessuno si indigna per nulla. Questi sono i momenti in cui la nostra società dovrebbe ritrovarsi intorno ad una reazione ufficiale violenta, forte, indignata per un torto che non solo è stato inferto alla vita e alla dignità della persona umana, ma di un cittadino italiano alla cui memoria si dovrebbe rendere giustizia. In altri tempi, altre nazioni non avrebbero esitato a dichiarare una sorta di impeachment, che però non farebbero bene alla politica internazionale ed ai rapporti diplomatici tra l’Italia e l’Egitto. Giulio Regeni è vittima della ragion di Stato, e solo la giustizia Divina potrà eseguire la giusta sentenza.
(Direttore)