Napoli – E’ iniziata a tutto campo l’attività del nuovo segretario nazionale Ugl Medici dr. Filippo Fordellone, il quale nella giornata di ieri ha avuto un incontro con il responsabile Ugl medici Campania dr. Pierluigi Franco. Un importante contesto in cui sono state subito poste le basi per analizzare le priorità sulle criticità presenti negli ospedali campani, ed è quindi iniziato un tour di verifica con dati alla mano. Una situazione che è stata rappresentata al commissarioper la sanità campana Polimeni. “Permangono le gravissime difficoltà ai pochi Ospedali della città di Napoli dotati ancora di pronto soccorso – affermano Fordellone e Franco – in particolare al Cardarelli ieri c’erano 50 barella, 20 al S Giovanni Bosco ed un. Numero comunque spropositato al Loreto mare e S. Paolo. Volendo analizzare le cause di tale situazione di intasamento vogliamo ricordare le storture del S. Giovanni Bosco dove, forse unici in Italia, i Chirurghi vengono ancora utilizzati.come medici accettatori di un.pronto soccorso chirurgico distinto da quello medico. La conseguenza è quella che al paziente in ingresso viene chiesto genericamente del problema che lo porta in ospedale per poi essere smistato, sovente improvvidamente, al Ps Medico o Chirurgico. Non essendo ancora stato attivato il triage con i codici rosso giallo verde e bianco ovviamente i pazienti si ritrovano in unico calderone pronto ad esplodere senza distinzioni di gravità e senza priorità di indirizzo ai percorsi di diagnosi e cura se non quelle decise dall’intuito di valenti medici e paramedici I chirurghi (dirigenti medici e specialisti ambulatoriali ) impropriamente utilizzati come accettatori dunque vengono distorti dalle attività di diagnosi e cura chirurgiche con intuibili storture gestionali e di consumo di.ore di straordinario. Non essendo ancora attiva una Obi (osservazione breve intensiva) i pazienti non ancora smistati nei reparti stazionano nei locali attigui ai due ps medico e chirurgico con possibili confusioni e conflitti di attribuzione tra i due L’errore, il ricovero improprio, lo stress psicofisico per il personale ed il dispendio di risorse sono le naturali conseguenze di tutto questo.” Sicuramente si tratta di un argomento di rilevanza nazionale, e tutto parte dalla base organizzativa, che deve essere in grado di accrescere ed esaltare la professionalità dei medici, ed assicurare il massimo dell’assistenza sanitaria ai pazienti. E del resto la linea della nuova segreteria nazionale Ugl medici è stata subito molto chiara: individuare subito le criticità e far corrispondere adeguate proposte di soluzione. “Come Ugl Medici Nazionale – assicura Fordellone – saremo presenti ed al fianco di tutti i colleghi che insieme a noi vorranno portare avanti proposte di riordino; saremo parimenti al fianco dei pazienti i quali come già detto a Padova devono poter tornare ad essere assistiti per diritto e non per favore. Il caos che abbiamo riscontrato in questa ricognizione svolta insieme al dr. Franco, è il chiaro esempio di come e dove si debba intervenire dapprima a livello organizzativo, per poi passare ad analizzare tutte le situazioni che ne conseguono”. Il dr. Franco ha espresso soddisfazione per la linea chiara e fattiva proposta dal nuovo segretario nazionale, assicurando il massimo impegno per quel che riguarda la regione della Campania.