Roma- Ieri sera durante il noto programma RAI “chi l’ha visto?” sono emersi particolari inquietanti in merito alla fuga di una minore dalla casa famiglia di Rocca di papa, gestita dalle suore carmelitane; la ragazza, scappata dalla casa famiglia l’11 dicembre scorso, al momento del ritrovamento ha raccontato di maltrattamenti ed abusi, sia fisici che psicologici a cui era sottoposta nella casa famiglia, tanto da arrivare alla fuga nella capitale dove le è stato dato asilo momentaneo;
fatti di questo genere siano essi fondati o no, gettano sempre un ombra scura su questi posti, reputati luoghi sicuri dove ospitare i minori tolti alle famiglie “indegne” che nella maggior parte dei casi si tratta solo di famiglie fortemente indigenti al quale viene negato il diritto di crescere i propri figli;
in questi tempi, in cui si parla anche troppo di diritti di adozione,viene fortemente da chiedersi se la difficoltà delle adozioni in Italia non sia dovuta proprio al “business” creato intorno alle strutture di accoglienza minorile, in cui i bambini non sono più visti come individui con sentimenti ma soltanto merce di scambio.
Se i gay e i single hanno o meno diritto di adottare è un discorso diventato ormai lezioso, bisognerebbe mettere la domanda in un altro senso: possono queste povere creature trovare serenità in questa famiglia?? se la risposta fosse si, non ci dovrebbe essere nulla da obiettare
Valentina Luciani