ROMA – Oriana Fallaci divide ancora a ormai molti anni dal famoso saggio su “L’Orgoglio e la rabbia” dopo l’attacco alle Torri Gemelle pubblicato il 29 settembre 2011 sul Corriere della sera. Un convegno organizzato in Senato dalla Lega Nord registra il convergere della considerazione unanime nei confronti della giornalista “libera, autonoma e capace di parlare a pari con i grandi della terra” ma conferma la capacita’ di dividere che quelle parole ancora suscitano. Un messaggio-provocazione che ad anni di distanza, in diverso contesto, e depositate a terra polemiche e parole esacerbate, ha permesso pero’ un confronto tra esponenti della maggioranza e opposizione. “Oriana Fallaci ci ha scosso e ha spezzato una consuetudine” ha spiegato il senatore Sergio Divina. “Noi non vogliamo annettercela ne’ politicamente, ne’ culturalmente, ne’ ne vogliamo i proventi ma certo il suo saggio ci mise tutti davanti alla durezza della verita’. Con lei ci sono stati momenti di convergenza e diversita’ di analisi su singoli temi ma certo se oggi si arriva a mettere in forse Schengen forse la Fallaci aveva posto un problema negli esatti termini. La legge Bossi-Fini prevedeva a suo tempo, inizialmente, l’espulsione di chi fosse entrato in Italia clandestinamente. Aver ridotto il tutto ad una multa ha vanificato la legge e la sua logica. Tutti gli Stati hanno dei ‘filtri’, far venir meno almeno questo velo ci lascerebbe senza alcun strumento di intervento. La Fallaci ha avuto la liberta’ di scrivere “per dovere” su un tale tema e di dire cose non solo scomode ma che cadevano in un contesto che arrivava a deridere certe tesi”, ha spiegato. L’evento organizzato dal Centro Studi Criticalia e dal Gruppo Lega Nord Senato, con il contributo di Avs Group ha registrato diversi interventi ed e’ stato accompagnato da una mostra fotografica dedicata alla giornalista toscana. A replicare a Divina e’ stato la vice Presidente del Senato Valeria Fedeli che ha puntualizzato e in parte contestato le quattro idee della Fallaci che era stato enunciate ad inizio di convegno da Divina: “Il nemico e’ in casa. In effetti c’e’ la diversita’; l’Islam moderato non c’e’. In effetti esempi di Paesi con presenza mussulmana moderate ci sono e vanno incoraggiati; l’integrazione e’ una bugia; questo e’ un cambiamento strutturale a cui e’ difficile opporsi, si deve cercare di governare al meglio; No al pluralismo pluriculturale. L’unica strada potrebbe essere la repressione e non credo che sia proponibile. L’unico spartiacque- ha aggiunto la vice presidente del Senato – e’ il rispetto delle nostre leggi. Sula cultura si deve capire e contestualizzare”. Al convegno ha dato il suo contributo anche Maurizio Buccarella (M5s) che ha parlato dei costi di una legge sull’immigrazione clandestina “che porta a spendere inutilmente decine di milioni di euro per processare tutti coloro che entrano clandestinamente in Italia e che sono ora condannati a multe che nessuno di loro paga e paghera’”.
(ANSA)