Roma – Ci siamo, da domani si vota. Il ddl Cirinnà sulle unioni civili e le adozioni per le coppie omosessuali affronterà la prima prova del Senato. Nell’Aula di Palazzo Madama si comincia con le votazioni sulle pregiudiziali di costituzionalità e sulle richieste di rinvio del testo in commissione. Un banco di prova per la maggioranza.
Nel frattempo, dopo la manifestazione del Family Day al Circo Massimo, il mondo cattolico è in pressing sul Presidente del Consiglio. Per il cardinale Camillo Ruini, “tutti i parlamentari, non solo quelli cattolici, farebbero bene ad ascoltare” il messaggio arrivato dal Family Day. In un’intervista al Corriere della Sera, l’ex presidente della Cei ha affermato che margini per trovare un accordo condiviso sulle unioni civili “ci sono eccome”, ma “bisogna avere la volontà di essere disposti a fare modifiche profonde”. In particolare Ruini vede possibile “un vero accordo se, oltre a stralciare le adozioni si togliessero i tanti riferimenti al diritto matrimoniale e al diritto di famiglia”. In ogni caso, a suo avviso l’esito non è scontato: “Non è detto che siamo sconfitti, le partite sono sempre aperte. C’è un’altra modernità ma ci siamo anche noi. E tanta gente va poco in chiesa ma su queste cose la pensa come noi”. In prima battuta il Senato dovrà esprimersi sulle pregiudiziali di costituzionalità e sulle richieste di rinvio in commisione. Il capogruppo del PD Zanda si è reso disponibile a modifiche che però non stavolgano il testo, e solo di natura migliorativa”. Vedremo come andra’ a finire.