“L’opinionista italiana dalle parole taglienti”
di Antonio Agosta (Redazione Sicilia)
Esordisce in teatro a cavallo degli anni novanta e duemila affiancando attori comici della porta accanto e senza corone d’alloro sulla testa. “Stanza Selvaggia” sarà il suo blog in stile ironico, diario in rete, che nel 2002 gestirà su internet nei panni di una quasi giornalista, perché non ha mai passato l’esame. Un sito web che gli permetterà di farsi conoscere da tutti fino ad ottenere l’ingaggio come opinionista nei format televisivi per le reti RAI e Mediaset. Selvaggia è la classica commentatrice dalla lingua pungente, perché l’ultima parola deve essere sempre la sua, anche quando è in torto. Fare l’opinionista ti permette di essere brutale con tutto e con tutti, anche di sparare sentenze a ruota libera, e lei ne è capace. Però, tuttavia, grazie al matrimonio con Laerte Pappalardo, figlio del cantante Adriano Pappalardo, avvenuto nel 2004 e finito nel 2007, girerà tutti salotti mediatici, sotto contratto, nella convinzione che quella è la sua vera occupazione lavorativa. E, come se fosse una Matrioska italiana, e non quella russa, dal suo cappotto escono tante idee televisive e radiofoniche da farti girare la testa, non sai mai quando inizia il suo vero programma e quando finirà quello successivo. Da maggio 2015 scrive per Il Fatto quotidiano, giornale diretto da Marco Travaglio. Nella carriera di Selvaggia c’è posto anche per la pubblicazione di due libri: “Mantienimi” del 2009 e “Che ci importa del mondo” pubblicato nel 2014. E, per concludere, il suo passatempo preferito è quello di inveire contro i suoi i colleghi, come la lite tra lei e Filippo Facci: “Lui sostiene che lei sia stata la sua fidanzata, mentre lei smentisce e lo riempie di insulti ma rivela di averlo raccomandato per un reality”.