Franco Battiato è melodia e poesia allo stato puro. Proponiamo la testimonianza di Davide, le sue sensazioni da fan appassionato…
“Non è la prima volta che seguo un evento di Franco dal vivo, ma ogni suo evento, per me, è sempre come se fosse il primo.
Qualche settimana fa ho letto sul web un articolo che informava che Franco giorno 29 novembre sarebbe stato a Paternò a presentare il suo film “Attraversando il bardo”. La sera avrebbe dovuto tenere anche un concerto ad Enna.
Non ero molto contento di questa notizia perché quel giorno non avrebbe potuto accompagnarmi nessuno.
Giorni dopo lessi che Franco non avrebbe potuto tenere l’evento a causa di uno stato influenzale del cantautore.
L’evento è stato spostato alle 10:00 del 13 dicembre all’ex convento di San Francesco alla Collina di Paternò! Notizia felice per il fatto che giorno 13 avrei avuto chi poteva accompagnarmi!
E’ arrivato giorno 13…
Preparo un disco da farmi autografare, in quel caso preparai “La voce del padrone”: un disco che più lo ascolti e più ti piace (7 brani su 7 stupendi!).
Appena finito di fare colazione io e il mio amico “scappiamo” subito verso Paternò.
Alle 9:30 eravamo già all’ex convento di San Francesco alla Collina. Entrati nel convento, di fronte a noi era visibilissima la scritta “Noi non siamo mai morti e non siamo mai nati”, frase estratta dal brano “Testamento” dello stesso Battiato che anticipa l’argomento del film.
Nell’attesa ho avuto il piacere di conoscere altri fan di Franco.
Franco arrivò alle 11 circa; si fece attendere ma questo non è stato un problema perché avrei avuto tutto il giorno libero. Occhiali da sole, giacca, gilet e camicia abbottonata sino al colletto. Non potevamo sbagliarci, era lui!
Arriva Franco! Qualcuno è in lacrime dall’emozione, qualcun altro è pietrificato.
Ci parla del bardo, come si può dedurre dal titolo del suo film. Il bardo è lo stato intermedio tra la vita passata e quella futura, lo stato della mente dopo la morte, quando la coscienza viene separata dal corpo. Nel bardo, la mente consegue un corpo mentale simile a quello del sogno ed ha il potere di raggiungere qualsiasi luogo, senza ostacoli. La durata massima dello stato del bardo è di 49 giorni, ma in qualsiasi momento la coscienza può assumere una nuova vita.
Si è parlato quindi anche di reincarnazione ed esistenza di Dio: argomenti per me poco approfonditi sino a quel giorno. Per noi è stata una grande occasione, questa, conoscere anche la parte spirituale di Franco. A fine evento ho avuto l’opportunità di chiedere a Franco due domande che nelle risposte mostrò tutta la sua spiritualità. Nel dettaglio chiesi come lui reagì alla morte di Manlio Sgalambro (filosofo nonché suo grande amico). Lui rispose che sentì la presenza di Manlio qualche giorno dopo la sua morte e che probabilmente si sia reincarnato in Medio Oriente, restai sbalordito da questa risposta e con altrettanta curiosità chiesi se lui visse mai il sogno lucido, un tipo di sogno pilotato. Lui rispose lo visse diverse volte durante i quali si divertì. Infine mi feci autografare un suo LP e lo ringraziai. Spero che eventi come questi si possano verificare nuovamente. Al momento aspetto con ansia il suo concerto in coppia con Alice giorno 4 aprile a Catania.”
(Davide Abriano)