“Un successo senza tempo”
di Antonio Agosta ( Redazione Sicilia)
Fu l’album della maturità di Claudio Baglio, uscito il 9 giugno del 1985, vendette più di 4 milioni di copie e rimase al primo posto per sei mesi conseguitivi. Il lungo racconto, cantato, dei favolosi anni ’80, un decennio, che ci lasciava alle spalle un’Italia in mano agli omicidi politici e alle incertezze economiche.
Lontano dagli esordi melodici, dalla ragazza di campagna che mette il rossetto di nascosto dal padre, la Signora Lia in cerca di storie amorose o la passeggiata domenicale a Porta Portese, furono solo il ricordo di un artista alle prime esperienze in cerca di gloria. Lo stesso autore di “Questo piccolo grande amore”, colonna sonora di tantissime coppie d’innamorati.
“La vita è adesso/nel vecchio albergo/della terra/e ognuno in una stanza/e in unastoria/di mattini più leggeri/e cieli smarginati di speranza/e di silenzi da ascoltare”.
Con “La vita è adesso” le tematiche cambiarono. Claudio Baglioni canta i silenzi e le notti di note, è un cantautore nuovo che vuole aprirsi al mondo, esplorarlo in lungo e in largo, ed è per questo motivo che sceglie l’Inghilterra per produrre il suo nuovo disco. Un album che fece l’impresa. In Italia ha venduto più del doppio delle copie di “The dark side of the moon” dei Pink Floyd, più di quelle di Bruce Springsteen con il suo lavoro migliore, “Born in the USA”, e “Bad” di Michael Jackson. Baglioni si rivelò un cantante dal successo inarrestabile e dai concerti sempre sold-out, ma allo stesso tempo l’uomo dalla vita privata lontana dai pettegolezzi e dagli amori di copertina.
“Sei tu che porterai il tuo amore/per cento e mille strade/perché non c’è mai fine al viaggio/anche se un sogno cade/ sei tu che hai un vento nuovo tra le braccia/mentre mi vieni incontro”.
“Ancora non lo sapevamo, ma quella vita era adesso, e così adesso come allora non lo sarebbe stata mai più”.