“Sempre più diffuso l’utilizzo di antibiotici nell’agricoltura; maggiore produzione, scarsa qualità”
A causa dell’inappropriato utilizzo di antibiotici, gli allevatori mettono a rischio la nostra salute; bisognerebbe quindi eliminare questa “usanza” non molto gradita. Lanciano il grido di allarme gli scienziati conducendo diversi studi riguardo l’argomento, pubblicato su The Review on Antimicrobial Resistance . Si è venuti a conoscenza del fatto che alcune infezioni stanno diventando quasi impossibile da trattare, proprio a causa dell’uso eccessivo di antibiotici che dall’agricoltura e dall’alimentazione animale si aggiungono a quelli che già gli esseri umani assumono autonomamente per le loro esigenze specifiche di cura. Dopo aver analizzato questa realtà si può affermare che la metà degli antibiotici prodotti in tutto il mondo sono utilizzati per gli animali, spesso per farli crescere più rapidamente. L’ultimo grido d’allarme è venuto dalla Cina dove è stata scoperta la resistenza dei batteri, in particolare alla colistina, grazie alla loro evoluzione dovuta in gran parte all’uso indiscriminato degli antibiotici negli allevamenti. Gli esperti ricordano che sulla base dell’attuale andamento, il consumo mondiale di antibiotici potrebbe aumentare del 67% entro il 2030 e che solo negli Stati Uniti, ogni anno, vengono utilizzati 3.400 tonnellate di antibiotici dagli esseri umani e 8.900 tonnellate per gli animali.
(Morena De Luca)