Pescara. La situazione sismica documentata nel Mare Adriatico ha scaturito una serie di interrogativi da parte di molti lettori. Interviene per Andrade Lab Leonardo Nicoli, direttore del Progetto Tellus. “Quello che sta succedendo in Adriatico è uno sciame sismico – è quanto afferma Nicoli – in quanto non abbiamo una scossa principale caratteristica della sequenza. Sono terremoti interni a un sistema di faglie i cui ipocentri sono distribuiti all’interno su un margine di circa 30 Km. Le faglie sono di tipo estensivo, quindi normali, e gli ipocentri sono localizzati a circa 20/30 km di profondità. L’ultima scossa, di cui al momento la Magnitudo è fornita solo come Magnitudo Locale (ML) è di 4.3 ma quando sarà calcolato il Momento Sismico (Mw) è probabile che sarà Mw 4.5. Questa ultima scossa al momento viene data a circa 5 Km di profondità ma è meglio attendere il ricalcolo per avere una stima più corretta. Ricordo che in mezzo al mare è difficile fare una immediata corretta triangolazione dei dati. Non è dato sapere come evolverà la situazione ma potrebbe essere credibile una magnitudo non superiore a %.0 o 5.5 pur non potendo escludere un evento più forte quale questo sistema potrebbe generare. Al contrario – conclude Nicoli – potrebbe anche terminare senza eventi più forti. Relativamente ad un forte evento potrebbe verificarsi un piccolo Tsunami con onde di pochi centimetri”