Bruxelles. La Russia e l’occidente dovrebbero superare le attuali divergenze e dare vita a una coalizione contro lo Stato islamico come accadde nel secolo scorso nella lotta contro il nazismo. E’ l’esortazione del presidente della Commissione affari internazionale della Duma, Alexei Pushkov.”Siamo stati in disaccordo negli anni ’30 (del ‘900) ma cio’ non ci ha impedito di dare vita a una coalizione contro Hitler che si e’ rivelata efficace. Anche oggi dovremmo dare vita a una nuova coalizione contro questa sfida nuova dal punto di vista qualitativo”, ha affermato Pushkov intervenendo a una conferenza dal titolo: ‘Crisi in Europa: appello a un nuovo dialogo” a Bruxelles.
Tutti i 28 Stati della Ue hanno risposto si’ alla richiesta di “aiuto ed assistenza” della Francia dopo gli attentati di Parigi. I ministri della Difesa dell’Ue hanno quindi accolto all’unanimita’ la richiesta di Parigi di ricorrere all’articolo 42.7 del trattato dell’Unione, in base al quale se uno Stato membro e’ vittima di un’aggressione, gli altri Paesi sono tenuti ad aiutarlo con tutti i mezzi in loro potere. Presentata ieri a seguito degli attacchi terroristici di Parigi, la richiesta e’ stata approvata oggi in occasione del consiglio Difesa in corso a Bruxelles. Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, esclude un intervento in Siria. “Non escludo – spiega – il rafforzamento dell’intervento in Iraq, nel senso che lo stiamo rafforzando. Mentre i numeri previsti per la nostra missione dal decreto precedente erano attorno alle 500 persone, il decreto che in questo momento è in discussione al Parlamento ne prevede 750. L’Italia ha assicurato alla Francia la massima disponibilità rispetto alla collaborazione del nostro Paese”. Il ministro ha ricordato che sul piano militare “l’Italia fa già molto perché siamo tra i primi contingenti in Iraq per la lotta all’Isis” ma è disponibile a dare anche altre forme di sostegno. “E’ chiaro – ha specificato Pinotti – che la lotta al terrorismo non si gioca soltanto con lo strumento militare. C’è il tema della propaganda sul web, quello dei finanziamenti, quello delle indagini e dell’intelligence. Quindi ritengo che le possibilità per collaborare maggiormente possano essere molte”. “Venerdì – ha continuato il ministro – c’è un’importante riunione dei ministri degli Interni e quella sarà una nuova puntata dove alcune delle cose che possono servire verranno messe a punto”. “Noi sappiamo – ha concluso – che la lotta al terrorismo avrà tempi lunghi e quindi dobbiamo lavorarci con estrema attenzione, mettendo a fuoco gli strumenti necessari e coordinando tutti gli interventi. Credo che però il messaggio più forte di questa mattina è stata la disponibilità di tutti i 28 paesi a dare un sostegno bilaterale sulla base di quelle che saranno le necessità”.