Roma. Come sempre è la gente normale a dover pagare le scelte di poteri internazionali immuni da tutto e anche fintamente preoccupati. E’ quella gente del sabato sera, che nelle piu’ disparate modalità decide di vivere aspetti della vita di una grande città metropolitana europea. Come a Parigi c’è Roma, Milano, e tante altre città. Concerti, partite di calcio, locali di svago. Questo si concede la gente comune alla fine della settimana. E cosa trova? Morte e stridore di denti. Ancora una volta è la gente comune che paga il conto di queste guerre decise dai potenti internazionali che sono immuni da tutto. Si decide da aurei saloni mastodontici, cortei processionali al seguito auto sempre piu’ blu, un gioco facile per un massacro che tanto riguarda sempre gli altri, quelli che subiscono. Nel 2015 dove non si fa altro che parlare di pace nel mondo, ci troviamo a dover assistere ad una guerra gelida studiata a tavolino da taluni mentre i talaltri sprofondano nei migliori e loculliani ristoranti in barba alle difficoltà della gente. Sono gli inoccupati quelli che il sabato sera si sono concessi il concerto che li avrebbe dovuti far sognare e per un paio d’ore far dimenticare lo sgomento, la sfiducia di un sistema. Questo è il frutto del classismo che ha messo d’accordo i colori delle lobby partitiche. I foderi combattono e le sciabole restano appese.