di Antonio Agosta (Redazione Sicilia)
Nel 1975 Francesco De Gregori realizzava il suo grande capolavoro discografico: “Rimmel”, registrato clandestinamente all’insaputa del suo produttore. Una scommessa vinta con la vendita di oltre 500 mila copie, che all’epoca, per un artista quasi al suo esordio come solista dopo il successo di “Alice non lo sa”, era davvero un record difficile da raggiungere. Il rimmel è riferito al cosmetico per gli occhi usato dalle donne, come qualcosa di fittizio per nascondere la verità, quella stessa verità smascherata proprio con questo disco. Riferito a quel mondo annebbiato dal male di vivere per colpa di una società oppressa politicamente.
Dell’album Rimmel fa parte la canzone “Buonanotte Fiorellino”, a metà fra verità, leggenda e amor perduto, dedicata alla sua compagna morta prematuramente in seguito a un incidente aereo, era il 1971. “Ora un raggio di sole si è fermato, proprio sopra il mio biglietto scaduto…”. Da quel brutto episodio De Gregori non prese più l’aereo.
In seguito il cantante scrisse e musicò insieme ad altri colleghi, come Lucio Dalla, altre canzoni di successo rimaste nella storia della musica italiana. Insieme a Dalla, nel 1978, pubblicò il pezzo “Ma dove vanno i marinai”, nato in modo causale. “Banana Republic” farà seguito al loro primo successo seguito con un imponente tournée di elevato successo.
Francesco è sempre stato un artista schivo e poco propenso alla vita sociale, e del suo privato si sa poco o nulla, anche se ai suoi tanti fan bastano le sue tante canzoni portate al successo negli anni sui palchi in tour per l’Italia.
Francesco De Gregori è in giro per l’Italia a omaggiare i 40 anni di Rimmel, applaudito come sempre dai numerosi ammiratori, con i vecchi brani riadattati in chiave moderna.