Nuova tragedia al largo dell’isola greca di Farmakonisi, a 15 chilometri dalla coste turche. Un barcone carico di migranti e’ naufragato e 28 persone, secondo i dati della guardia costiera, sono annegate. Tra queste almeno la meta’ erano bambini.
Quattro addirittura neonati, cinque bimbi piu’ grandi e cinque bambine. Lo riporta l’agenzia Ana secondo cui otto delle vittime sarebbero state ritrovate morte nella stiva.Complessivamente 68 persone sarebbero invece state salvate dalla guardia costiera e 29 riuscite a raggiungere a nuoto la riva. Intanto la Germania ha sospeso alle ore 17 il traffico ferroviario dall’Austria. Lo hanno reso noto le ferrovie austriache senza fornire ulteriori dettagli. La decisione coincide con la decisione annunciata dei media tedeschi di una reintroduzione da parte di Berlino dei controlli alla frontiera austriaca in relazione all’ondata di rifugiati, 62mila in due settimane solo a Monaco di Baviera di cui 13mila nella giornata di ieri.
La decisione e’ stata presa nel corso di una telefonata tra la cancelliera Angela Merkel e la sua controparte austriaca Werner Faymann, in cui si e’ parlato di “un graduale ritorno” ai controlli di frontiera, secondo quanto riporta l’agenzia austriaca Apa. Secondo il giornale Der Spiegel la decisione di Berlino servirebbe a dare il tempo al Paese di riorganizzarsi per l’accoglienza dei migranti.
I paesi Ue non devono “sfruttare” la disponibilita’ della Germania nel dare accoglienza ai migranti, ha affermato il ministro del’Interno tedesco, Thomas De Maziere, in una conferenza stampa in cui ha spiegato le motivazioni della decisione presa da Berlino di reintrodurre i controlli alla frontiera con l’Austria. “Questa misura – ha spiegato de Maziere – e’ stata discussa a fondo con la nostra coalizione.
Sono stati informati i ministri dei laender e ci siamo consultati con l’Austria e con l’opposizione”. “Abbiamo bisogno di ordine per gestire il flusso”.
La Germania, ha spiegato il ministro, “sta temporaneamente introducendo i controlli di passaporto al confine all’interno di paesi Ue. E per prima cosa il focus e’ andato sull’Austria”. La decisione, ha spiegato, “e’ stata presa per limitar eil corrente flusso di rifugiati verso la Germania e di ritornare gradualmente a procedure ordinate per l0ingresso nel Paese”.
Tra le motivazioni addotte anche quella relativa a questioni di sicurezza. In giornata circa 8.000 migranti si sono ritrovati al posto di frontiera di Nickelsdorf, tra l’Austria e l’Ungheria, la maggior parte di questi sono diretti in Germania.
Secondo De Maiziere, “servono zone di attesa in Italia cosi’ come in Grecia e in Ungheria”. Il ministro ha aggiunto che i richiedenti asilo “devono sapere che non possono scegliersi lo stato da cui cercano protezione” e che “le regole europee che impongono che le richieste di asilo siano disposte nel primo paese di entrata continuino a funzionare”.