L‘Inps ha disposto il pagamento dal 1° agosto per gli Uffici Postali e dal giorno 3 agosto, per chi incassa sul c/c, la restituzione ‘una tantum’ di parte del maltolto con il blocco delle rivalutazioni degli assegni ai tempi del governo Monti-Fornero. La decisione si è avuta a seguito della sentenza della Consulta. Sono in arrivo tra i 796 e i 955 euro per chi ha un assegno tra 1.500 e 1.800 euro. Nella simulazione dell’Istituto, si è calcolato un rimborso da quasi 800 euro per un pensionato che ha un assegno da 1.500 euro (lordi) al mese e, dal prossimo anno, una maggiorazione di quasi 42 euro al mese. Il decreto del governo Renzi, ha ritenuto che la soluzione migliore fosse per una restituzione solo parziale e a scalare con il crescere degli assegni, per non aprire un buco nei conti pubblici. I pensionati più ‘ricchi’ si vedranno corrispondere un rimborso di 471 euro per chi ha un assegno da 2.800. Il Governo, sostiene invece la Uil, così non ha attuato la sentenza dell’Alta Corte e “il rimborso che arriverà ad agosto nelle tasche dei pensionati italiani è solo una minima parte del dovuto”.