Sono stati rapiti quattro tecnici italiani che lavorano presso alcuni impianti petroliferi nord-africani, della società Bonatti di Parma nell’area di un gruppo di impianti dell’Eni nella zona di Mellitah.
A renderlo noto è la Farnesina con un comunicato ufficiale, che non specifica chi li abbia rapiti. Durante la giornata, poi, alcuni colleghi hanno pubblicato su Facebook la foto di uno striscione appeso alla recinzione dell’area delle strutture petrolifere di Wafa, con la scritta: “Freedom for Gino, Salvo, Filippo e Fausto”.
I quattro sarebbero stati sequestrati la ieri sera nella città Zuaia, a nord-ovest del paese nordafricano, mentre stavano rientrando dalla Tunisia.