La nuova norma in merito alla revisione delle auto entrerà in vigore dal 20 maggio 2018 e servirà sostanzialmente a tutelare i consumatori, prevenendo i casi di frode nella compravendita di auto usate, attraverso l’indicazione chiara dei chilometri percorsi.
Le tempistiche dopo cui è prevista la revisione del veicolo rimangono le stesse: 4 anni dopo la prima immatricolazione e poi ogni 24 mesi, senza limiti chilometrici. Viene però introdotto il certificato di revisione, che conterrà dati come il numero di telaio, targa di immatricolazione, luogo e data del controllo, lettura del contachilometri al momento del controllo, categoria del veicolo, risultato del controllo tecnico, data del successivo controllo tecnico o scadenza del certificato attuale, nome del centro revisioni che ha effettuato il controllo e firma o dati identificativi dell’ispettore responsabile.
Questo documento aiuterà chi vende la propria auto a dimostrare l’effettiva usura del veicolo, mentre chi compra è virtualmente più protetto dalle truffe di chi vende auto usate a un prezzo più alto intervenendo sul contachilometri in modo che la macchina mostri una percorrenza più bassa rispetto ai numeri reali.
Le tariffe per la revisione rimangono le stesse: 45 euro nelle sedi provinciali della Motorizzazione civile e 66,88 euro nei centri privati convenzionati. Il superamento della revisione sarà certificato da una talloncino da applicare sulla carta di circolazione, indicante la data entro la quale dovrà essere effettuata la revisione successiva.
Per i veicoli che non passeranno la revisione sono previste due opzioni. In caso di difetti non immediatamente pericolosi, il conducente potrà utilizzare il mezzo per altri 30 giorni prima di effettuare una nuova revisione. Nel caso invece di anomalie tali da compromettere la sicurezza di marcia, l’auto sarà sospesa dalla circolazione e potrà solo essere condotta in officina entro 24 ore.