Dramma in provincia di Latina. Un carabiniere, Luigi Capasso, ha sparato alla moglie in strada e poi si è barricato in casa con le due figlie nella loro casa di Cisterna Latina. Dopo una mattinata di trattativa con i negoziatori professionisti dei Carabinieri, è arrivato purtroppo il tragico epilogo: l’uomo si è suicidato e le figlie sono state trovate morte.
Dopo ore di trattativa con i negoziatori, a un certo punto Luigi Capasso era ‘sparito’, non dando più segnali della sua presenza. Le forze dell’ordine hanno deciso quindi di intervenire con un blitz nell’abitazione: l’uomo era morto, e anche le due figlie di 14 e 8 anni, probabilmente già state uccise nelle prime ore della mattinata, forse nel sonno. La moglie è gravissima in ospedale a Roma.
Il militare, Luigi Capasso, 44 anni, era in servizio a Velletri e i fatti sono avvenuti a Cisterna Latina, nel residence ‘Collina dei Pini’, dove la famiglia abitava: l’uomo per sparare ha usato la sua pistola d’ordinanza.
L’AGGUATO ALL’ALBA FUORI DAL GARAGE
La donna, operaia alla Findus, se l’è trovato davanti al garage dell’abitazione alle 5 del mattino, mentre scendeva per andare al lavoro. Cinque i colpi partiti dalla pistola d’ordinanza in strada: tre di questi l’hanno ferita, uno all’addome.
Capasso era un appuntato ed era originario di Napoli. La donna invece si chiama Antonia Gargiulo e ha 37 anni, mentre le figlie avevano 8 e 14 anni. A quanto riferito da alcuni vicini, l’uomo non sopportava l’idea di separarsi dalla moglie e c’erano stati molti litigi negli ultimi mesi. L’aveva aggredita più volte, in un caso davanti al posto di lavoro di lei e in un altro anche davanti alle bambine.
LA DONNA PORTATA AL SAN CAMILLO IN ELICOTTERO
Gravissime le condizioni della donna, che è stata trasferita con l’elicottero all’ospedale San Camillo di Roma. E’ stata immediatamente sottoposta a intervento chirurgico e adesso si trova in prognosi riservata.
A Cisterna si sono recati anche il pm Giuseppe Bontempo e il comandante provinciale dei Carabinieri, Gabriele Vitagliano. Sul posto dall’alba di oggi i Carabinieri del comando provinciale di Latina, che per primi hanno tentato di far ragionare l’uomo e convincerlo ad aprire la porta e consegnare l’arma, liberando le due figlie. Poi sono intervenuti i negoziatori professionisti arrivati da Livorno.
In un primo momento si era diffusa la notizia che le forze dell’ordine avessero fatto entrare in casa una donna, un’amica della moglie, perchè provasse a convincere l’uomo a liberare le bambine arrendendosi. Ma poi la notizia è stata smentita dai Carabinieri.
L’ingresso al palazzo è interdetto a chiunque e, per precauzione, è stato anche chiuso il gas. Nella zona di ‘Collina dei Pini’ anche artificieri e altri Corpi speciali.
I CARABINIERI: “TEMIAMO IL PEGGIO”
Sulle bambine “non abbiamo notizie definitive, temiamo per il peggio. L’uomo parla con negoziatori professionisti, e non è limpido nel ragionamento. Stanno cercando di convincerlo per porre fine alla vicenda. A casa dell’uomo comunque non è entrato nessuno. Persone che conoscono la famiglia sono venute qui, ma in casa nessuno è entrato”. Così il colonnello dei Carabinieri presente davanti all’abitazione in cui si è rinchiuso un militare dell’Arma con le due figlie dopo avere sparato alla moglie, ora in ospedale in gravi condizioni.
QUELLA FRASE SU FACEBOOK
I due, a quanto si apprende, erano in procinto di separarsi. Il 44enne qualche giorno fa condiviso sul suo profilo Facebook una foto con una ‘frase del giorno’, una massima, che adesso risuona ancora più inquietante:”Non dire mai a me non accadrà, io non lo farei mai, perché la vita sa essere imprevedibile e nessuno è immune da certe cose. Tutto capita, anche quello che mai avresti immaginato”. (dire)