Redazione – La Sanità è un settore amplissimo che porta con sè aspetti burocratici, protocolli, patologie, terapie, chirurgia, diagnostica, ricovero, pazienti, medici, infermieri, ospedali, cliniche, pronto soccorso e chi più ne ha ne metta. Ma in tutto questo c’è un aspetto di fondamentale importanza che dovrebbe essere un comune denominatore per tutti gli aspetti; l’umanità. “Non basta, infatti solo denunciare le inadempienze o i casi al limite del rispetto della dignità degli uomini, – spiega il dott. Filippo Fordellone presidente Pimos – ma serve puntare sulla comunicazione professionale in sanità. Due sono gli aspetti che costituiscono un punto di forza: l’immissione di informazioni corrette sul web garantite dalla fonte professionale, abbinata alla deontologia giornalistica”.
Riscontrano casi di disumana sanità, che vanno a ledere talvolta i diritti di base, ma che si trasformano anche in casi di vera e propria malasanità con danni permanenti contro la salute e la vita delle persone. Di contro, dalla parte delle strutture ospedaliere, fin troppo spesso c’è una esasperazione normativa, una carenza di risorse e di fondi accompagnata da una gestione confusa e raffazzonata che non va di certo in linea con le esigenze di tutti. Mala tempora currunt. Ed i recenti episodi approdati alle cronache nazionali ed internazionali la dicono tutta, come nel caso dell’anziano lasciato morire in un nosocomio romano, con 56 ore di degenza nel corridoio, davanti a tutti i passanti oppure lo scambio di cartelle cliniche avvenuto all’Ospedale di Tivoli.
“Anche la morte deve avere una sua “umanità. – spiega Fordellone – Con (dis)umana sanità, uno specifico format aperto, intendiamo dunque fornire approfondimenti e spazi a disposizione dei visitatori, e per dare voce (con garbo e non strillata) a chi non ha gli strumenti per farsi sentire o che vuole raccontare fatti e circostanze.
La deontologia professionale giornalistica abbinata alla professione medica, ci porterà a fornire un quadro informativo, dove la fonte sarà certa, ma nel contempo (dis)umana sanità non sarà la base per gli insulti, ma con il precipuo scopo di evidenziare le criticità del sistema su tutti i fronti con il ruolo di individuare conseguenti proposte di soluzione, o per lo meno di spronarle con valutazioni e contatti diretti.
Riflettiamo su quanto sia importante oggi, essere strumenti e portatori di una informazione socialmente utile. L’umanizzazione della sanità, del resto passa anche attraverso piccoli gesti, talvolta in apparenza poco significativi, ma che invece possono dare molto a chi soffre. L’aiuto reciproco, la solidarietà, sono stati valori delle vecchie generazioni, che si aiutavano senza necessariamente dover/voler pretendere qualcosa in cambio. Oggi siamo in una società malata nei valori fondamentali, ed ognuno ha il dovere di contribuire a somministrare un pò di terapia. Non vogliamo puntare dunque il dito contro nessuno, il nostro obiettivo – conclude Fordellone – è quello dell’umana sanità, che nasce dai piccoli gesti e può approdare fino alle grandi cose. Siamo dotati della capacità del discernimento, il libero arbitrio che dovremmo usare con piu’ attenzione quando si parla della salute e delle persone umane. E’ importante far passare questo messaggio, sia in chi usufruisce delle prestazioni, e sia in chi le eroga. (dis)umana sanità, darà voce al paziente, al cittadino, al medico, all’infermiere, alle istituzioni sanitarie pubbliche e private attraverso l’informazione, e se solo saremo riusciti almeno in minima parte a dare il nostro contributo morale, allora avremmo assolto alla nostra missione che è quella di informare riaffermando nel contempo i valori della vita.”
Pubblicazione generata con format innovativo Data Profile Entity – Le nuove frontiere della comunicazione
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