Guido Quici classe 1957 è stato eletto all’unanimità dal XXXI congresso della Cimo. Medico chirurgo, già Vice Presidente Vicario di Cimo durante il mandato di Riccardo Cassi. Per Onaosi è Consigliere d’Amministrazione e dal 2001 Direttore della Unità Complessa di Epidemiologia dell’Azienda Rummo di Benevento. «La mia presidenza in Cimo avrà sin da subito delle caratteristiche ben precise – dichiara il nuovo presidente Cimo – Nell’attuale contesto socio politico vogliamo dare una risposta chiara e precisa alla classe medica. A cominciare dal contratto di lavoro. Ad oggi non ci sono i requisiti minimi per avviare un contratto di lavoro. Immaginare di voler premiare chi lavora senza risorse non incanta più nessuno, né incantano le “partite di giro” che imputano una parte degli incrementi contrattuali al salario accessorio. Il fondo del salario accessorio guarda caso, tende ad “evaporare” dopo ogni finanziaria o ad ogni processo di ristrutturazione aziendale. Oltre all’aspetto economico CIMO ritiene fondamentale la salvaguardia di alcuni principi fondamentali come l’introduzione di clausole e procedure che garantiscono l’efficacia e la cogenza degli accordi e che prevedano strumenti sanzionatori in caso di inosservanze o violazioni da parte delle aziende. A proposito dell’Atto di indirizzo, il rischio è che si basi su un modello organizzativo, quello per intensità di cura, che è presente in poche realtà regionali e stenta a realizzarsi per oggettivi problemi strutturali e funzionali. Ma, intanto, potrebbe condizionare, nell’immediato, il lavoro dei sanitari che si troverebbero ad operare con regole avulse dai contesti di gran parte delle aziende sanitarie». Soddisfazione per la nomina è stata espressa dal Dott. Filippo Fordellone (Segreteria Medici Nazionale e presidente Pimos Sms) che ha formulato al dott. Quici i migliori auguri per l’espletamento del suo mandato. “Sono certo che una figura di tale spessore – ha detto Fordellone – saprà dare il meglio di sè per il nostro comparto medico”.