“Ci sforziamo di rendere questa denuncia in modo delicato e rispettoso data la circostanza, ma difficile raccontare l’episodio che ha interessato una cittadina membro del nostro comitato che si è recata a far visita al padre scomparso. Pulendo i lati tomba dalle erbacce si è trovata la mandibola di un defunto tra le mani. Scioccata dal macabro ritrovamento ha potuto solo spostare i resti ossei. Inutile ribadire che il rispetto dei defunti è gravemente pregiudicato non solo nel campo del Clivio Tiberino, luogo del ritrovamento, ma è a rischio in tutti i cimiteri di Roma se parti anatomiche sono tra le erbacce e non nei sepolcri o negli ossari. Inutile anche ricordare che tali episodi non si verificherebbero se la gestione fosse almeno entro gli standard minimi del decoro, della professionalità e della sensibilità che dovrebbero interessare questa delicata materia. Non vogliamo sporgerci ulteriormente nell’ipotizzare come possa essere accaduto questo raccapricciante episodio, o nell’esternare profondo dissenso maturato per l’immobilismo capitolino, siamo però a denunciare nuovamente l’assurda situazione dei cimiteri capitolini nella speranza che questa Amministrazione e Ama inizino una seria riqualificazione dei cimiteri implementando una gestione adeguata al contesto”.
Nota di Valeria Campana, portavoce del Comitato Cimiteri Capitolini