Redazione esteri – Stati Uniti e Corea del Nord continuano a mostrarsi reciprocamente i muscoli nella speranza che non finisca per farsi male nessuno. Dopo la prova di forza di Pyongyang con il suo ennesimo lancio missilistico, Washington risponde facendo sorvolare il territorio nord coreano da due caccia bombardieri, mentre Donald Trump si dice deluso dalla Cina che non è intervenuta per fermare gli esperimenti della Corea del Nord. Adesso, comunque, sembra confermato: la Corea del Nord ha costruito missili in grado di colpire fino negli Stati Uniti. Gli esperti ne sono sempre più convinti dopo il lancio di due giorni fa e come del resto hanno confermato direttamente dai nord coreani si Kim Jong-un dopo le prime notizie preoccupate diffuse da parte di funzionari giapponesi e sudcoreani. Il missile, che ha volato per oltre 45 minuti, quindi più di quanto fatto nei precedenti test, si è inabissato nel mare del Giappone dopo il lancio avvenuto dalla provincia di Jagang nel nord del paese. Si tratta dell’ennesima prova condotta in sfida di un preciso divieto delle Nazioni Unite. Subito ieri alcuni esperti si era dotti certi che si trattasse di una gamma di missili intercontinentali in grado di raggiungere l’Alaska. Questo è stato il 14 esimo test effettuato dalla Corea del Nord nel corso del 2017.