Una decina di cadaveri, e duemila migranti provenienti dal Magreb, con sbarchi a Palermo e a Napoli. Ma anche Reggio Calabria con quasi cinquecento persone provenienti dal nordafrica. La situazione è sotto controllo ma continua a suscitare apprensione per la gestione di tutte queste persone che fuggono dalle loro crude realtà, rischiando la vita ed in cerca di prospettive diverse. Ieri sono dieci i morti per annegamento ed altre cause relative al trasporto via mare che avviene in condizioni ai limiti della sicurezza ed in assoluta precarietà. Eppure l’Italia viene comunque tacciata di non accogliere i proughi come dovrebbe essere. Il problema diventa sempre più importante con lievitazione dei costi, le organizzazioni umanitarie fanno quello che possono.