Editoriale – Tante bandiere giallorosse e maglie con il numero 10 e sciarpe sempre giallorosse pendono dalle finestre dei palazzi in molti quartieri di Roma. Tutto in onore di Francesco Totti che oggi in questa calda domenica di fine maggio dà l’addio al calcio dopo 24 anni e due mesi di ininterrotta militanza in prima squadra. Oggi è stata giocata la sua ultima partita con la maglia della Roma. Un tributo ad un campione vero, di una Roma comune, un romano de roma che ha dato onore al calcio, alla romanità e allo sport. Totti è il campione della porta accanto, il ragazzo del bar, e l’amicone che tutti vorrebbero avere. Schivo ed oltremodo riservato, Totti ha vissuto con dignità ed una sua umiltà tutta particolare questi traguardi che lo hanno caratterizzato in tanti anni di passioni di successi, di tifo giallorosso. Una icona del calcio italiano che è stata seguita di generazione in generazione e che tiene uniti nonni, bisnonni, figli e nipoti. Il senso dell’appartenenza, della rappresentanza di una tifoseria dal marcato accento romanesco, ma con i piedi ben saldi a terra. Un grande della Roma che è riuscito sicuramente a far cambiare la sua ma anche la vita della sua famiglia, senza mai dimenticare però la solidarietà che ha sempre portato avanti con donazioni e sostegno a tantissime iniziative di spessore sociale. E’ riuscito a far sognare, ad esultare e a coinvolgere dirigenti, tifosi, manager. Tutti su uno stesso piano. Ecco Francesco Totti oltre alla storia dello sport è entrato a pieno titolo nella storia nazionale, quella della miglior tradizione italiana e di una Roma che è tutta sua, tutta per lui. La commozione autentica davanti all’Olimpico in fiamme resterà negli annali di storia calcistica. E dunque per salutare il capitano anche noi…diciamo Forza Roma!
Daniele Imperiale
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