“Al G7 sull’ambiente di Bologna mi aspetto la firma di un protocollo fra le regioni del Nord Italia, che si impegneranno per andare verso una mobilità sostenibile. Sarà un passo importante, sono tanti mesi che ci lavoriamo sopra”. Così il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, a Bologna, all’inaugurazione di Five, la Fabbrica italiana veicoli elettrici, parlando del proficuo coordinamento fra Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, in particolare per quanto riguarda i Piani aria per contrastare l’inquinamento.
Nel progetto Five saranno investiti oltre dieci milioni, ci sarà uno stabilimento industriale autosufficiente dal punto di vista energetico, cinquanta assunzioni e 35 mila veicoli elettrici all’anno di produzione a pieno regime. Oggi, all’inaugurazione del progetto, insieme al ministro Galletti, c’era l’assessore comunale al Bilancio Davide Conte, il presidente di Five Giorgio Giatti e il direttore generale di Confindustria Ancma Pier Francesco Caliari. Five sorgerà su un’area di 7.100 mq, riedificando anche una parte dell’ex stabilimento Bruno Magli. L’edificio, costruito secondo la logica Zeb (Zero energy building), è alimentato al 100% da energia rinnovabile. Oltre alla produzione di veicoli elettrici, Five lancerà sul mercato anche le ciclostazioni Lockbike, realizzate per poter parcheggiare e proteggere dai furti qualsiasi tipo di bicicletta, elettrica o tradizionale.
“Stiamo investendo molto sulla mobilità sostenibile – ha detto il ministro Galletti – l’abbiamo fatto coordinando le quattro regioni del Nord Italia in un progetto unico. La green economy sta diventando una grande opportunità economica per il Paese. Five ne è la dimostrazione concreta. Industria e ambiente devono andare di pari passo, soprattutto nel settore della bicicletta: abbiamo una spinta in più per farlo perché abbiamo la leadership, sappiamo fare le bici meglio degli altri Paesi, più belle e più tecnologiche. Guardiamo al futuro e pensiamo in grande – ha concluso il presidente di Five Giorgio Giatti -, andiamo controtendenza e torniamo in Italia, sviluppando opportunità e posti di lavoro nel nostro Paese”.