La sanità pubblica è stata difesa a spada tratta dal Presidente del Consigiio, Paolo Gentiloni in visita in Emilia-Romagna, e dal presidente dellla Regione, Stefano Bonaccini. “Noi non siamo sempre abituati a riconoscere, a guardare in faccia, le eccellenze italiane. Ma dobbiamo essere consapevoli del fatto che in buona parte del nostro territorio abbiamo strutture sanitarie di qualità e in molti casi, tra le migliori, più innovative e efficienti in Europa”, ha detto Paolo Gentiloni a Bologna, in visita all’ospedale Maggiore. Questo non vuol dire che non ci sia del lavoro da fare. Ma vuol dire che dobbiamo sfatare le leggende metropolitane in cui il sistema sanitario è solo un motore di scandalo o di strane invenzioni in rete contro le medicine, la scienza o la serietà degli studi che vengono fatti”, ha aggiunto il presidente del Consiglio. “Il nostro sistema sanitario è una realtà di cui andare orgogliosi, con tutti i suoi difetti, come tutte le cose che devono essere migliorate, ma non lo si deve descrivere con un quadro distruttivo che non ha riscontro nella realtà”.
In Italia “abbiamo livelli qualità di vita elevati, aspettative di vita molto longeve. Questo non riduce la domanda di sanità ma la aumenta e carica il sistema sanitario di responsabilità sempre più rilevanti”, ha ricordato Gentiloni.”
L’invecchiamento della popolazione produce un grande bisogno di sentirsi sicuri, protetti, che non è una questione ordine pubblico ma ha tanti fattori -ha spiegato il presidente del Consiglio-. Per chi è avanti con gli anni la sicurezza ha a che fare con la affidabilità e la reperibilità di un servizio sanitario pubblico efficiente, per questo con il vostro lavoro date un grandissimo contributo al fatto che si sentano tutti più sicuri”.
“Il governo continua a considerare l’impegno sulla sanità pubblica come assolutamente fondamentale”: lo ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, intervenendo nell’aula magna dell’ospedale Maggiore di Bologna dopo la visita al Laboratorio unico metropolitano. Per il premier, dunque, e’ “importante avere una sanita’ pubblica aperta a tutti i cittadini”. Questo “e’ uno di quei valori – ha concluso Gentiloni – che fanno la differenza nelle societa’ europee rispetto ad altre realtà”.
“La nostra e’ una terra che ha saputo dare una risposta all’altezza di quello che siamo, la ricostruzione post terremoto, quando finira’, so che sara’ ritenuta esemplare rispetto alle tante tragedie che hanno colpito questo paese”, ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.”Quello che abbiamo visto al Maggiore è l’eccellenza in Europa sia per numero, sia per qualita’ di prestazioni, sappiamo che la sanita’ pubblica è qualcosa di troppo importante per non mantenerla a livello eccellente – ha aggiunto Bonaccini -. La nostra regione e’ l’area che ha la piu’ alta qualita’ di vita in Europa, grazie anche alla qualita’ dei servizi che si offrono alle persone. Da presidente della Conferenza delle Regioni ho firmato, con il governo, un accordo per l’aumento di poco meno di 2 miliardi del fondo sanitario nazionale, e voglio ringraziare” l’esecutivo.
Poi, rivolgendosi al premier Paolo Gentiloni proprio nell’aula magna dell’ospedale Maggiore di Bologna, il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e facendo riferimento è alla legge regionale che obbliga i genitori a vaccinare i propri figli per l’accesso ai servizi 0-3 anni, Bomaccini ha detto di sperare “che anche il Paese accetti la sfida di rendere obbligatori i vaccini per bambini e ragazzi. Non è tollerabile che ci si torni ad ammalare di malattie che avevamo debellato da anni”.
Prima della vistita all’ospedale Maggiore di Bologna il presidente del consiglio si è recato in alcuni Comuni emiliani del cratere e alla Magneti Marelli di Crevalcore dove ha constatato “la capacita’ che ha il nostro Paese, quando si gioca insieme e ognuno da’ il suo contributo, di avere straordinarie storie di successo. Insomma, siamo capaci di dare il buon esempio”. A dirlo e’ il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, che dopo la mattinata nelle zone terremotate del bolognese. Il premier, sottolinea a sua volta il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, “e’ venuto a toccare con mano che cosa questo territorio sta facendo per aiutare se stesso. E’ venuto a verificare che questa regione ha tutte le carte in regola”. A cinque anni dal sisma, Bonaccini rivendica i risultati della ricostruzione. “Grazie al lavoro comune- spiega il presidente- quasi tutte le scuole sono state ricostruite, il 90% degli abitanti e’ tornato nelle proprie case, l’economia vede zero ore di cassa integrazione e le imprese in alcuni casi tornano a condizioni pre-crisi”. Insomma, oggi Gentiloni ha visitato “una terra che ha saputo dare una risposta all’altezza di quello che siamo”. Ovvero, afferma Bonaccini, “una ricostruzione che, quando tra pochi anni sara’ completata, sara’ considerata esemplare”. Qui c’e’ la dimostrazione di un’Italia che funziona e il merito vada condiviso con questa terra, tra chi ci abita e i suoi imprenditori”. Lo ha detto il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini intervenendo a Crevalcore, nel Bolognese, in occasione della visita del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ad alcune realta’ significative del territorio rinate dopo il sisma del 2012. Bonaccini ha poi voluto ringraziare le forze dell’ordine, prefetto e questori, per aver fatto si’ che “la legalita’ sia il pilastro su cui incidere questa ricostruzione”. “Il fatto che si possa celebrare tra poche settimane con Mattarella che tutte le scuole sono state ricostruite, ha detto ancora il presidente della Regione – e’ un segno che si e’ puntato sul nostro futuro, sui nostri figli e sui nostri nipoti”. Il presidente della Regione ha voluto anche ricordare la ripresa di molte imprese del territorio, segno – ha detto – che l’economia qui è ripartita. Riferendosi alla ricostruzione, Bonaccini ha poi concluso: “Quando sara’ terminata, sono sicuro che sara’ ricordata come una ricostruzione esemplare, come quella del Friuli Venezia Giulia di cui abbiamo celebrato la ricorrenza del quarantennale”.
Infine, conversamndo con i giornalisti, Il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, non ha nascosto la propria soddisfazione per il “taglio dei vitalizi degli ex consiglieri regionali, arrivato il 9 maggio col voto anche dei Cinque stelle. E in una nota la giunta regionale ha sottolineato come questo mandato “si sia aperto con un taglio netto, pari a 15 milioni di euro, ai costi della politica, a cui si aggiungeranno i risparmi, circa 36 milioni, ottenuti entro la fine della legislatura grazie alla riorganizzazione dell’ente, a partire dal dimezzamento delle direzioni generali”. Le nuove regole approvate , ha aggiunto il presidente, “si collocano quindi nel solco sia dei provvedimenti voluti dall’assemblea legislativa con il contributo di tutti, maggioranza e opposizione, sia di quelli gia’ assunti dalla giunta regionale, che ha fatto della sobrieta’ il cardine della propria azione di governo”.