Ormai penso qualsiasi automobilista al passaggio sotto ad un cavalcavia non osservi l’alto, o cerchi di uscire subito dalla sua ombra. Molti pensano che sia solo allarmismo, molti pensano che questo continuo ripetersi di crolli sia un fatto da visionare al microscopio. Atto rigorosamente giusto, il fatto di analizzare questo disastro con scrupolosità. Da quando , purtroppo, ci sono stati i crolli vedo ad ogni cavalcavia addetti ai lavori visionare, o addirittura agire. La domanda sorge spontanea? Ma prima del crollo dei due ponti, nessuno ha mai controllato periodicamente l’usura dei materiali?. Osserviamo bene da vicino i nostri cavalcavia, ponti o come si vogliano chiamare, la maggior parte hanno evidenti segni del passare degli anni, perchè solo ora si grida al corri corri? ci dovevano esser dei morti per far preoccupare qualcuno, non si poteva fare il tutto prima, è proprio vero siamo italiani, parliamo parliamo ma agiamo solo se costretti. La vita è una sola e quello che ci circonda è la nostra sapienza nel crearlo, non lamentiamoci di quello che arriva perchè li dove il tutto è partito c’è sicuramente la nostra mano. Lanciar la pietra e nascondere la mano, ma purtroppo quella pietra è caduta sulle nostre teste. Riflettiamo.
(a cura di Cicchetti Ivan)