Il Consiglio di Amministrazione di Alitalia approverà il nuovo piano industriale entro la fine della settimana: slitta ancora, anche se solo di qualche giorno, il via libera per il nuovo piano che avrà il compito di rilanciare la compagnia italiana controllata al 49% dall’emiratina Etihad. Come ha reso noto Alitalia con una nota, il CdA è stato aggiornato sul processo di condivisione con gli azionisti del piano alla luce del lavoro svolto dall’advisor Roland Berger, che sta redigendo una valutazione indipendente del piano stesso. Lo stesso comunicato ammette che la compagnia si muove in un «contesto finanziario complesso». In ogni caso, aggiunge la nota, il CdA ha preso atto delle numeri di Alitalia del mese di gennaio, che hanno registrato una moderata crescita del load factor e dei biglietti venduti. In particolare, il load factor, il coefficiente di riempimento degli aerei, è stato del 78%, in crescita del 4,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nell’intero 2015, stando ai dati della compagnia, il load factor era stato del 75%. Per quanto riguarda le vendite di biglietti, invece, a gennaio hanno registrato un aumento del 7% rispetto all’anno precedente. Nel corso del CdA, il numero uno Cramer Ball ha fatto il punto sulla situazione finanziaria della compagnia e in particolare sullo stato d’avanzamento del lavoro di riduzione dei costi. L’Amministratore delegato ha spiegato che Alitalia è in linea con l’obiettivo di arrivare a una riduzione dei costi pari a 160 milioni di euro nel solo 2017, cifra che non include il costo del lavoro, così come annunciato a gennaio. Cramer Ball ha inoltre evidenziato come ulteriori tagli (sempre non relativi al costo del lavoro) sono stati identificati e potranno essere realizzati nell’arco del piano. Nei giorni scorsi, alcuni quotidiani italiani avevano avanzato l’ipotesi che il totale dei tagli previsti di Alitalia ammontasse a circa 400 milioni di euro.
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