Balza alle cronache internazionali il più famoso brand italiano nel mondo. ll celebre marchio di moda di Gucci, si è visto rifiutare l’offerta fatta al Kas Consiglio Archeologico Centrale. Nella proposta era prevista una sfilata nell’Acropoli di Atene del brand Gucci in cambio di un cospicuo contributo per il restauro di uno dei monumenti più famosi al mondo e altrettanti contributi per i diritti video e pubblicità. Una ghiotta occasione, visto lo stato in cui versa l’economia greca. “Il carattere culturale unico dei monumenti dell’Acropoli non si accorda con questo tipo di evento” avrebbe dichiarato però il Kas ricordando che il sito è patrimonio dell’Unesco. Gucci per chi non conoscesse l’azienda è una casa di moda italiana attiva nei settori di alta moda e articoli di lusso che fa parte della Gucci Group, , divisione della società francese Kering. È stata fondata da Guccio Gucci nel 1921 a Firenze. Nel 2006 Gucci ha fatturato 7,6 miliardi di euro nel mondo diventando la seconda casa di moda più venduta dopo Louis Vuitton. È tutt’oggi uno dei marchi di moda più famosi e rinomati a livello internazionale, con circa 300 negozi ufficiali aperti in tutto il mondo. Probabilmente Gucci è il marchio più riconoscibile graficamente che il settore della moda abbia mai creato, il logo iconico di Gucci è visto in tutto il mondo come simbolo di grandezza e autenticità. Il marchio Gucci, disegnato da Aldo Gucci, uno dei tre figli di Guccio Gucci, è sintetizzato elegantemente in un monogramma formato da un due G speculari e incastonate una dentro l’altra come fosse un gioiello. Il logo che vede le iniziali del fondatore è diventato sinonimo di lusso, stile e della moda. La notizia del gran rifiuto di memoria Dantesca ha fatto il giro del mondo facendo discutere molto. La cultura non si svende neanche a peso d’oro? Nemmeno se viene offerto un contributo notevole per il restauro? Neanche potrebbe risanare le le casse di una piccola parte dello stato greco? Neanche pe tutta la visibilità pubblicità e prestigio che potrebbe portare una manifestazione simile? Il ministro della Cultura Lydia Koniordou, è stato chiaro: “È un monumento importante e un simbolo che i greci devono proteggere”. “Concedere l’uso dell’Acropoli sarebbe stata un’umiliazione“ scrive il sito del quotidiano greco ekathimerini. Nonostante la necessità di ridurre il debito pubblico e la crisi economica, le autorità greche si dimostrano quindi decise a non “vendere” la propria storia e cultura.
Cosa ne pensa l’Italia? Il sindaco di Agrigento astutamente prende la palla al balzo e propone La valle dei Templi, come location della passerella che non ha nulla da invidiare al monumento greco. “Eventi riservati a pochi ospiti sono oggetto di un regolamento del Parco archeologico della Valle dei Templi – ha spiegato il primo cittadino – e, in linea con le norme nazionali, sono stabiliti canoni e diritti di immagine“. Agrigento ha già ospitato molti eventi importanti come il Google Camp, ora potrebbe essere la volta della passerella dello storico marchio italiano comprato dai francesi di Kering. “Penso che la Valle dei Templi, scelta per altri eventi privati di carattere internazionale, possa essere uno scenario anche più suggestivo dal punto di vista della qualità dell’immagine e della resa pubblicitaria. Per Agrigento e per Gucci sarebbe un’opportunità: il reciproco vantaggio è abbastanza ovvio – ha detto il sindaco – inoltre “l’orgoglio verso il nostro passato si esprime ogni giorno in un paesaggio vivo e non imbalsamato, pronto ad accogliere tutto ciò che esprime la cultura contemporanea ad alti livelli, in Italia e nel mondo. Ora resta solo da attendere la il responso di Gucci.
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