La terra continua a tremare mettendo a dura prova la resistenza psicologica ed umana delle persone che sono rimaste nei territori colpiti dal sisma nelle zone dell’Abruzzo e delle Marche. In particolare i disagi sono tutt’altro che attenuati nelle aree interessate dalle copiose precipitazioni nevose che sono state teatro di tragedie come quella dell’Hotel Rigopiano. Un mix di concomitanze, ha fatto sì che l’Hotel venisse distrutto dalle slavine. Poi ci sono persone decedute per malori, per altre patologie che sono insorte per questa situazione incresciosa. I comuni si sentono abbandonati, e pertanto si preannuncia un sit in di protesta a piazza Montecitorio per far sentire la voce di quanti sono letteralmente abbandonati a se stessi, mentre il governo fa spallucce. L’Abruzzo dovrebbe diventare una zona franca, ed avere aiuti umanitari straordinari solo per iniziare a risolvere la marea di problemi che grava su imprese, persone. Intanto le scosse non si fermano ed il morale della gente è a terra.