Il Consiglio dei ministri del 27 gennaio approva un disegno di legge di riordino del settore per la concessione delle aree demaniali di balneazione. Si tratta in particolare della “Delega al Governo per la revisione e il riordino della normativa relativa alle concessioni demaniali marittime lacuali e fluviali ad uso turistico ricreativo”.
Il ministro per gli Affari regionali, Enrico Costa, spiega che “la delega al governo sul riordino della normativa sulle concessioni demaniali ad uso turistico-ricreativo, approvata oggi dal Consiglio dei Ministri, è frutto di mesi di lavoro intenso e proficuo e di un confronto assiduo con enti locali, regioni, rappresentanze delle imprese del settore. Fin dai primissimi giorni del mio incarico ho avviato un’intensa azione di studio, confronto e dialogo su un tema che ha obiettivamente risentito di anni di rinvii e di incertezza normativa. Se sul tema in passato ci fosse stata una risposta più tempestiva, oggi avremmo già un quadro organico e definito. Per rimediare a questa inerzia, abbiamo approvato un testo che ha puntato su linee guida semplici e chiare”.
Si ricorda inoltre che la Corte di Giustizia Europea ha dichiarato illegittima la proroga automatica delle concessioni demaniali per le spiagge in vigore nel nostro Paese fino al 2020, perché incompatibile con il diritto europeo.
Comunque per assicurare la continuità dell’attività balneare, il Parlamento, con un emendamento al DL Enti Locali ha garantito la validità delle concessioni in essere fino all’effettivo riordino della materia.
La delega, che verrà sottoposta all’esame del Parlamento, traccia dunque le linee guida sui cui il governo dovrà poi legiferare.
Si prevede, tra l’altro, criteri e modalità di affidamento delle concessioni mediante procedure di selezione, che rispettino i principi di concorrenza, qualità paesaggistica e sostenibilità ambientale, di valorizzazione delle diverse peculiarità territoriali e che nel contempo riconoscano e tutelino gli investimenti, i beni aziendali e il valore commerciale, tenendo conto, altresì, della professionalità acquisita nell’esercizio di concessioni di beni demaniali marittimi, nonché lacuali e fluviali, per finalità turistico-ricreative. Dovranno, inoltre, essere previsti la revisione del regime dei canoni concessori, anche con riguardo alle pertinenze e alle relative situazioni pregresse, e, in ogni caso, un adeguato periodo transitorio per l’applicazione della stessa disciplina di riordino.
“Il governo – afferma Costa – è aperto al contributo migliorativo del Parlamento, con l’auspicio che questo sia un punto di svolta in un percorso segnato fin qui da troppi ‘stop and go’. L’assenza prolungata di una definizione della materia ha infatti determinato sfiducia e preoccupazione per la mancanza di un quadro normativo chiaro, con la conseguente contrazione degli investimenti. La sentenza della Corte di Giustizia non ci ha colti impreparati e sono ben chiari i prossimi passi da compiere. Sarà adesso importante il negoziato con la Commissione Europea”.
“Premiato il lavoro fatto dall’Emilia-Romagna. Riconosciuta la professionalità degli imprenditori, il valore commerciale delle imprese e la necessità di dare certezza agli operatori del settore”, dichiara l’assessore regionale al Turismo e Commercio Andrea Corsini, per il quale “questa legge delega è un passo in avanti importante per l’approvazione di un testo organico sulle concessioni demaniali e, soprattutto, premia il lavoro fatto dalla Regione Emilia-Romagna che ha operato col Governo, le altre amministrazioni regionali e i parlamentari del territorio costiero romagnolo per arrivare a questo risultato. Un mio personale plauso va all’esecutivo e, in particolare, al ministro Enrico Costa”.
Il Governo avrà sei mesi di tempo per varare la riforma delle concessioni demaniali sulla base dei principi contenuti nel disegno di legge. Sarà fissato un periodo transitorio per garantire la continuità aziendale, il riconoscimento del valore commerciale dell’impresa e l’indennizzo degli investimenti non ammortizzati. La legge delega infine stabilisce le direttive per la riforma dei canoni e per una soluzione strutturale delle pertinenze.
“Premiato il lavoro fatto dall’Emilia-Romagna. Riconosciuta la professionalità degli imprenditori, il valore commerciale delle imprese e la necessità di dare certezza agli operatori del settore”, dichiara l’assessore regionale al Turismo e Commercio Andrea Corsini, per il quale “questa legge delega è un passo in avanti importante per l’approvazione di un testo organico sulle concessioni demaniali e, soprattutto, premia il lavoro fatto dalla Regione Emilia-Romagna che ha operato col Governo, le altre amministrazioni regionali e i parlamentari del territorio costiero romagnolo per arrivare a questo risultato. Un mio personale plauso va all’esecutivo e, in particolare, al ministro Enrico Costa”.
Il Governo avrà sei mesi di tempo per varare la riforma delle concessioni demaniali sulla base dei principi contenuti nel disegno di legge. Sarà fissato un periodo transitorio per garantire la continuità aziendale, il riconoscimento del valore commerciale dell’impresa e l’indennizzo degli investimenti non ammortizzati. La legge delega infine stabilisce le direttive per la riforma dei canoni e per una soluzione strutturale delle pertinenze.
Filippo Fordellone , fondatore del progetto Pimos seguito a livello editoriale da AndradeLab diretto da Daniele Imperiale giornalista
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