Roma – Tutto cambi purchè nulla cambi. E’ la linea di staticità politica per eccellenza che vige incontrastata da oltre un decennio nella storia repubblicana portata avanti con determinazione ed effetto dall’ultraottuagenario, ultraplenipotenziario Re Giorgio. Un filo conduttore a cui si stanno ispirando in molti. E mentre a Milano, con una sua dignità il Sindaco Sala si autosospende per verificare lo stato dei fatti, che lo vede coinvolto in una inchiesta, a Roma il nuovo tenta di risolvere le controversie della politica con qualche poltrona sostituita. Un vicesindaco che però resta assessore, per scombinare il “raggio magico”. Questa la linea pentastellata di governo. Dopo la vicenda Marra, che ancorà dovrà però parlare… e probabilmente ne vedremo delle belle in tal senso, si sono acquietate le arringhe dei fighi del movimento, i quali tacciono. L’eloquio per qualche giorno viene sopito per poi riprendere a baraonda passata. E la strilloneria lascia il posto alla strategia politica, quella che deve mantenere saldo l’ancoraggio sulla capitale romana. Ma la soluzione piu’ che di sostanza per ora appare solo di forma, ovvero per dare un pò di soddisfazione al popolo dei social che, giustamente strilla, mentre i big tacciono. Non sarà certo la revoca del Vicesindaco romano, poco conosciuto tralaltro sulla scena, e di un altro dirigente Romeo a risolvere il problema che si è generato. Segno che governare è ben altra cosa dal voler strillare contro tutto e tutti e a tutti i costi. E quindi la Raggi è sotto tutela, con un nuovo vicesindaco che la controlla passo passo? Da oggi si cambia marcia, dice. Ma non doveva cambiare ieri? Non è mai troppo tardi. Si può sbagliare, e la sindachessa si avvale della facolta derivante dal detto latino “errare humanum est”, che prevede l’assoluzione dopo aver chiesto venia a Grillo e ai cittadini romani che l’hanno votata. Vedremo se ci sarà perseveranza nell’errore. Certo è che il M5s con Roma si gioca le elezioni nazionali prossime, per questo motivo il groviglio in cui si sono incartati, potrebbe favorire una accelerazione del voto già per il prossimo giugno 2017.