Isola d’Istria – Izola (Slovenia) – Una duegiorni intensa e piena di approfondimenti tecnici, scientifici e di reciproco accrescimento ha caratterizzato i lavori di cooperazione territoriale europea che ha visto protagoniste Italia e Slovenia insieme. Una iniziativa che nasce dall’esperienza transfrontaliera che ha riguardato i precedenti lavori dell’Eusalp (Turismo Sanitario) svoltasi a Genova . Le autorità sanitarie slovene hanno accolto la delegazione sindacale italiana presieduta dal Dott. Filippo Fordellone, segretario Nazionale Ugl Medici e con il dr. Danilo Papa Segretario regione Liguria UGL-Medici dr Paolo Stival Segretario provincia di Como regione Lombardia UGL-Medici dott Paolo Stocco Esperto Sanità internazionale Board ANCI Federsanità nazionale, Esperto fiduciario Segreteria nazionale UGL-Medicidott. Leopoldo Comisso Esperto fiduciario Segreteria nazionale UGL-Medici Turismo Sanitario e Cooperazione Sanitaria Internazionale, Progettualità Europea ed Internazionale e dal giornalista Daniele Imperiale esperto di new communication e responsabile della Comunicazione di Ugl Medici Nazionale, nonchè il Vice Presidente del Consiglio Regionale del Friuli Veneyia Giulia Paride Cargnelutti. Il primo confronto c’è stato nella serata di giovedì 1 dicembre nel corso del quale sono stati pianificati i lavori per il giorno successivo. Un metodo ordinato, puntuale e preciso che ha subito messo in connessione le delegazioni. Il dott. Radivoj Nardin, manager del General Hospital dell’Isola d’Istria ha rivolto il benvenuto a nome della sanità slovena, e la pianificazione ha riguardato ogni aspetto utile al confronto e finalizzato ad una successiva e possibile collaborazione di reciproco accrescimento.
Nella giornata del 2 c’è stato l’incontro ufficiale tra le delegazioni, a dare il benvenuto ufficiale è stato il Direttore Sanitario del General Hospital di Izola, il dott. Felice Ziza, il quale ha tracciato un quadro esaustivo delle forme di sanità che vengono attuate in Slovenia. Altri componenti della delegazione, mostrando un senso di squadra e di forte dedizione per la migliore e buona sanità, hanno poi illustrato le basi per i progetti di cooperazione territoriale europea, spiegando i dettagli cardine su cui si basa il sistema sanitario sloveno. Di contro la delegazione italiana, di pari passo procedeva ad illustrare il sistema italiano. “Durante l’intera giornata – afferma il dott. Filippo Fordellone – sono stati toccati importanti cardini che riguardano sia l’attività professionale dei medici e sia l’effetto finale del servizio che viene erogato al cittadino-paziente. Un confronto costruttivo che ha permesso ad entrambe le delegazioni di trarre un reciproco accrescimento di idee e di possibili attuazioni di cooperazione in sinergia. Il comune denominatore che abbiamo riscontrato tra le delegazioni è la voglia di crescere e di confrontarsi con determinazione ma anche con la giusta umiltà che consente di migliorarci. Abbiamo il dovere – prosegue Fordellone – di uscire dal nostro guscio e di agire interfacciandoci con altre nazioni, o con altri modelli dai quali noi possiamo attingere idee e metterle in pratica”. E su questo fronte, il sistema sanitario sloveno abbastanza diverso da quello italiano sembra avere rispondenza sulle basi del progetto Pimos (Progetto Italiano Medico Odontoiatrico Sociale) fondato dal medesimo dott. Fordellone e che è stato presentato a Frosinone con l’adesione di diversi professionisti. Il tema “cure accessibili”, la rete di un servizio professionale vicino al cittadino ed in collaborazione tra medici, è un qualcosa che viene già contemplato in Slovenia, con effetti sicuramente importanti e positivi. L’iniziativa italiana di Pimos, ha dunque suscitato un forte apprezzamento da parte della delegazione slovena, che si è rivelata particolarmente pronta al confronto e con linee di grande apertura cooperativa. L’organizzazione ospedaliera della grande struttura è apparsa subito in perfetta rispondenza con le esigenze dei pazienti, i quali possono usufuire delle cure mediche a 360° gradi con l’ausilio della sottoscrizione integrativa di una assicurazione privata che a fronte di un contributo minimo mensile garantisce però la copertura totale dei costi di ogni tipo di assistenza sanitaria. La delegazione italiana è stata particolarmente colpita dal modus operandi riscontrato nel comparto della medicina d’urgenza, un Pronto Soccorso organizzato in maniera magistrale, il contrario esatto, purtroppo di alcune strutture operanti in Italia. (es. Avezzano in provincia dell’Aquila n.d.d.r.).
Apprezzato anche l’intevento del dr. Leopoldo Comisso della A.A.S. n.2 “Bassa Friulana Isontina” della Regione Friuli Venezia Giulia, che sta coordinando con grande successo il WP 8 progetto HoNCAB ed HoNCAB Network of Hospitals a Convegno “EUSALP e turismo sanitario, una sfida europea. Comisso ha posto l’attenzione sull’importanza dell’Eusalp e delle macroregioni transfrontaliere, facendosi promotore di interattività tra le varie regioni italiane e verso i confinanti stati esteri. Il dott. Danilo Papa ha trattato le tematiche di base relative alle esigenze che la categoria professionale medica riscontra nella regione Liguria, ma anch’egli, fortemente impegnato sul tema del Turismo Sanitario, ha voluto apportare un interessante contributo sulla base di esperienze consolidate, ma con voglia di crescere nel futuro attraverso la cooperazione di organizzazioni nazionali e sodalizi. Sono poi seguiti gli altri interventi Stocco; Stival e Imperiale che hanno completato il quadro della sanità italiana che comporta anche una differenziazione tra le varie regioni italiane stesse. Particolare attenzione è stata posta sulla comunicazione integrata ed innovativa che si sta portando avanti in ambito medico sanitario con l’organizzazione del Medical Marketing 3.0. I lavori si sono conclusi nel tardo pomeriggio, con l’avvio di un ponte di cooperazione Italo-Sloveno, che passerà inizialmente anche per il Progetto Pimos.
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