Il tempo matura come le mele
di Antonio Agosta (Redazione Sicilia)
“Il tempo delle mele” è passato da tanto tempo, lasciandoci il ricordo di una quattordicenne in cerca del primo amore adolescenziale in una società francese in stile anni ottanta. Lei è Daniele Sylvie Maupu, alias Sophie Marceau. Oggi festeggia cinquant’anni, una un’età importante per un’attrice impegnata anche nel sociale, l’artista è madrina di Arc-en-ciel, un’associazione che si dedica ai bambini malati.
Sophie esordisce all’età di 14 anni nel film icona del decennio ottanta, nei panni di Vic, diretta dal regista Claudee Pinoteau, con la struggente colonna sonora “Dreams are my reality, the only kind of real fantasy…”, cantata da Richard Sanderson. Da quella pellicola ne seguiranno i sequel, segnando l’adolescenza di una generazione con la speranza chiusa nel cassetto in mezzo alle palline di naftalina.
L’attrice, dallo stile innocente e sensuale, si alterna nei ruoli romantici e drammatici, sempre con classe e bravura, come nel ruolo di Elektra King, l’affascinante e spietato personaggio immaginario della serie cinematografica di James Bond.
Nella vita privata rinuncia la vita mondana rintanandosi in Polonia, lontana dalla vita agiata tipica delle star del jet set, come il rifuto della Legione d’Onore, la massima onorificenza della République francese, non voleva prendrsi gli stessi meriti riconosciuti al principe ereditario saudita e ministro dell’Interno di Riad, Mohammed ben Nayef, accusato di violazione dei diritti umani. Attualmente ha una relazione sentimentale con lo chef Cyril Lignac, undici anni più giovane di lei.
Oggi, a cinquant’anni, vuole crescere i suoi due figli avuti da due diverse legami sentimentali, Vincent, nato nel 1995, avuto dal rapporto con il regista polacco Andrzej Żuławski, 26 anni più garnde di lei, e Jiuliette, figlia del produttore Jim Lemley.