“La consapevolezza che la cultura porta al turismo un valore aggiunto che ha ancora margini enormi di rivalutazione ci ha portato a gettare oggi le basi per la predisposizione una Carta di Paestum promossa dalla Conferenza delle Regioni”. Lo ha affermato il 27 ottobre l’assessore alla Cultura del Friuli Venezia giulia. Gianni Torrenti, che ha presieduto, in veste di coordinatore, la Commissione congiunta Beni e Attività culturali e Turismo e Industria alberghiera della Conferenza Regioni e Province autonome.
Si è trattato di una riunione aperta al pubblico convocata nell’ambito della XIX Borsa mediterranea del turismo archeologico di Paestum (Salerno) che ha registrato una folta partecipazione di rappresentanti delle imprese turistiche e culturali nel corso della quale è stato fatto il punto sulle nuove direttrici per un settore, quello del turismo culturale e creativo, che copre ormai il 18 per cento del Pil europeo ed è in costante ascesa.
“Dall’incontro – ha reso noto Torrenti – è emersa una forte convinzione e un’unità di intenti. La Carta di Paestum alla quale come Conferenza delle Regioni lavoreremo nelle prossime settimane indicherà le priorità della cultura come grande integratore del turismo legato alle risorse dei nostri paesaggi, del mare e della montagna”. Il documento, ha reso noto l’assessore e coordinatore dei lavori, “muovendosi in una strategia interregionale e anche transfrontaliera, analizzerà i punti relativi allo sviluppo e alla formazione, nel solco del Piano nazionale del turismo e con l’appoggio del ministro Franceschini che sta spingendo in questa direzione”.
Per il ministero dei Beni Culturali e Ambientali e del Turismo era presente ai lavori di Paestum il sottosegretario Dorina Bianchi, mentre la Regione ospitante (Campania) era rappresentata dall’assessore allo Sviluppo e alla Promozione del turismo Corrado Matera.
“L’evento odierno e la prospettiva di una Carta comune – ha concluso Torrenti – segnano un salto di qualità nella consapevolezza di chi governa e di chi intraprende sulla necessità di forti collaborazioni territoriali scevre da gelosie come strumento per valorizzare in maniera coordinata le aree del nostro Paese, la gran parte delle quali è ricca di tesori culturali e artistici incommensurabili”.