“In Italia mi pare che si vada nella direzione opposta rispetto a Calais”, dichiara in tema immigrazione il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti, che aggiunge: “Il prossimo passo è il rapimento dei clandestini sulle spiagge della Libia per portarli in Italia: mi auguro che non si arrivi a questo livello di perversione”.
“Per il terzo anno consecutivo – afferma sempre Toti sull’emergenza migranti – stiamo segnando un record: francamente se il primo anno l’emergenza non era preventivabile, il secondo si poteva anche iniziare a vedere che buttava male, e continuare per il terzo vuol dire essere sordi e ciechi. Ritengo che veramente si stia continuando a sbagliare”.
L’Italia quindi non affronta l’emergenza: “Non ci sono sgomberi, non ci sono identificazioni, non ci sono aperture di nuovi Cie, non ci sono tutte quelle cose che abbiamo proposto nel documento di Genova sottoscritto dai tre governatori di Liguria, Lombardia e Veneto, primo tra tutti, banalmente, la proclamazione dello stato di emergenza, che delimiti nel tempo un’emergenza che il governo si ostina a non voler riconoscere né affrontare”.
Toti interviene anche sulla missione nazionale nel Mediterraneo “che pure meritoriamente ha salvato molte vite ma potrebbe salvarne molte di più se fosse utilizzata per evitare le partenze. Ormai le nostre navi stanno a poche miglia dalla Libia, gli scafisti non devono più fare benzina ai loro motoscafi perché basta raggiungere le nostre unità navali per essere portati in salvo