Il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, e il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, hanno presentato 13 ottobre – nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi – il piano degli interventi analitici infrastrutturali che saranno realizzati attraverso il fondo “Sport e Periferie”. La proposta pluriennale, istituita dalla legge 185 del 2015, prevede un investimento complessivo di 100 milioni nel triennio 2015-2017, con una serie di iniziative urgenti già approvate, tra cui lo Zen, Scampia, Barletta, Ostia, Reggio Calabria, Milano – Cardellino, Corviale, 15 playground a Roma e, recentemente, Amatrice ed Accumoli.
Il Presidente del Coni Malagò ha spiegato che “Sport e Periferie ci dà la possibilità di sanare situazioni difficili in territori importanti. Le 142 mila società che caratterizzano il nostro mondo hanno bisogno di una casa. Ci sono 3 criteri con cui si è agito nell’ambito di questo piano. Il completamento del censimento dell’impiantistica sportiva con 3 milioni (fondamentale per programmare dove fare gli interventi in futuro), la ristrutturazione, rigenerazione e realizzazione impianti sportivi e la previsione di interventi nell’ottica di quella che era la candidatura di Roma 2024.Per individuare gli interventi da proporre alla Presidenza del Consiglio, il CONI – volendo allargare il proprio patrimonio di conoscenze – ha invitato sul proprio sito chiunque a segnalare entro il 15 febbraio 2016 le proprie proposte di intervento: sono arrivate 1.681 proposte, per circa 1 miliardo e 300 milioni di euro di richieste di contributo. Dopo il lavoro del Comitato indipendente che ha valutato le richieste , la Giunta del CONI, sulla base di criteri di politica sportiva, ha individuato gli interventi da sottoporre alla Presidenza del Consiglio. Le decisioni sono state assunte con l’obiettivo di garantire massima diffusione degli interventi su tutto il territorio nazionale, con la rappresentanza del maggior numero di discipline sportive possibile. Prima però, alla luce del devastante terremoto del 24 agosto, la Giunta ha deciso di intervenire con 480 mila euro a favore delle proposte pervenute dai Comuni maggiormente colpiti dal sisma, Accumoli e Amatrice. In futuro cercheremo di fare qualcosa anche per Arquata del Tronto, che non aveva presentato richieste. In tutto saranno 183 gli interventi, oltre a quelli di Accumoli e Amatrice. Nell’individuazione dei progetti, sono rappresentate tutte le Regioni d’Italia, eccezion fatta per Trentino e Valle d’Aosta dalle quali non sono pervenute proposte oppure non sono pervenute proposte incomplete. Le Regioni del Sud sono maggiormente rappresentate con particolare riferimento a Calabria (34), Sicilia (22), Campania (19), anche in ragione del maggior numero di proposte ricevute. Al Nord la Regione con più progetti è la Liguria (9), mentre al Centro sono le Marche (15). Sono presenti i Comuni di tutte le dimensioni: piccoli (meno di 10.000 abitanti), medi (tra i 10.000 e i 20.000 abitanti) e grandi (più di 20.000 abitanti).
Il gruppo di Comuni con più di 20.000 abitanti è quello in cui è stato individuato il numero più ampio di progetti (91). Nelle scelte c’è anche un equilibrio dal punto di vista economico, per assicurare la maggiore diffusione sul territorio italiano e tutte le tipologie di intervento (piccole e grandi). Circail 70% ha valore fino a 200.000 euro.
La rinuncia a Roma2024 prevede che le somme programmate per gli impianti polifunzionali previsti nelle periferie verranno ri-destinate nel resto d’Italia. La Presidenza del Consiglio dei Ministri dovrà approvare il Piano. Fino a quel momento, dunque, il Piano non ha valore definitivo. Successivamente si passerà alla fase esecutiva. Prima della fase esecutiva, però, dovranno essere firmate le Convenzioni con gli enti proponenti e pertanto andrà preliminarmente verificata la sussistenza di tutti i requisiti dichiarati all’atto della proposta, incluso il valore stimato e la congruità dell’intervento.
Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha voluto sottolineare l’importanza strategica del Fondo. “Oggi è giornata particolare, perché arriva dopo l’annuncio dell’interruzione della candidatura di Roma 2024.Oggi è un giorno bello per Malagò e per il CONI. La sintesi è che noi pensiamo che lo sport sia fondamentale per costruire comunità, per promuovere i valori fondanti che caratterizzano il vostro movimento. Lì dove c’è comunità il Paese è più forte. Questo mondo è tenuto in piedi dai volontari e in passato la politica ha fatto poco. Questo fondo non è un omaggio ma è il minimo per lo sport, per allenare le ambizioni dei giovani in luoghi belli. Questo progetto vuol dire orgoglio e senso di appartenenza e faremo in modo di accogliere l’invito del Presidente Malagò e di confermarlo. Perché significa portare lo sport ovunque, creare comunità e far crescere la civiltà. accanto a questa attività deve stringersi il Paese. Entro ottobre vogliamo chiudere la pratica burocratica, senza entrare nel merito di ogni singolo intervento. Per noi va bene quel che ha deciso il CONI. Fondamentale l’attenzione mostrata verso il Sud e il Mezzogiorno ed è nevralgico far dialogare questi impianti con la scuola. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il Presidente di Coni Servizi, Franco Chimenti, i Presidenti federali Maurizio Casasco (FMSI), Carlo Magri (FIPAV), Angelo Sticchi Damiani (ACI), Carlo Tavecchio (FIGC) e il membro di Consiglio Nazionale Bruno Molea (AICS).