Catania – “Non possiamo rimanere indifferenti dopo aver letto l’accorato appello dei giovani medici, di questi nostri figli che hanno scelto di rimanere qui per cambiare le cose piuttosto che fare gli emigranti e che, realmente, hanno creduto che il sistema fosse migliorabile con la vita di tutti giorni. Non riusciamo a rimanere inermi, di fronte alla disperazione di un’intera generazione privata dei propri diritti dal pressappochismo della burocrazia dell’apparato amministrativo e dalla inerzia della politica regionale”. Lo dichiarano Raffaele Lanteri coordinatore nazionale docenza e dirigenza della Ugl Università, Aurelio Guglielmino segretario regionale della federazione Ugl medici e Carmelo Urzì segretario provinciale catanese della Ugl Sanità, in piena condivisione ed adesione alla lettera recentemente inviata proprio dai giovani medici al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Sono professionisti già stanchi del continui ping pong istituzionale tra ministeri, assessorati, corte dei conti, parlamentari e tutto ciò che continua, purtroppo, a ruotare intorno a quello che deve essere un diritto per tutti, la salute, ed invece diventa un triste gioco di potere e di interesse territoriale riservato a pochi. Sono donne e uomini, questi giovani medici, che pur vivendo in un continuo precariato lavorano con grande abnegazione e diligenza, subendo quotidianamente denunce e qualcuno di essi anche percosse (basta leggere i recenti fatti avvenuti nei pronto soccorso e negli ambulatori dei presidi ospedalieri catanesi) – aggiungono i sindacalisti della Ugl. Parliamo di gente che non può nemmeno accendere un mutuo per comprare una casa o, peggio, accedere ad un finanziamento per acquistare uno anche uno scooter. Vogliamo scusarci con questa generazione per ciò che sta subendo e, nel contempo, ribadiamo la necessità di un gesto di buon senso istituzionale con l’immissione in servizio dei vincitori di concorso e degli idonei in graduatoria utile quantomeno a tamponare la cronica carenza che si registra nelle aree delle emergenze dei nosocomi siciliani, ma anche per assicurare i Livelli Essenziali di Assistenza, rinnovando la nostra disponibilità a condividere immediatamente, con le istituzioni preposte, le nostre idee per l’immediata risoluzione del problema. Sembra quasi di star dentro la rievocazione in salsa sicula del celebre romanzo “Aspettando Godot”, in cui proprio lo stesso Godot ovviamente non arrivò mai! E’ finito dunque il tempo dell’attesa, condito dalle solite parole di circostanza che svaniscono dopo un effetto breve – concludono Lanteri, Guglielmino e Uzì. Lottiamo e continueremo ancora a lottare accanto a questi giovani, ma anche a fianco di tutti gli operatori della sanità, che reclamano e chiedono a gran voce di poter ottenere la dignità lavorativa che meritano.”“Esprimo apprezzamento – ha affermato il dott. Filippo Fordellone segretario nazionale Ugl Medici – e per l impegno profuso da Guglielmino, Lantieri e Urzi e soprattutto per la coesione, capacita preziosa in un momento come quello attuale dove spesso ci ritroviamo invano a ricomporre pezzi di uno stesso puzzle…senza mai trovare la soluzione. Nel ringraziare unitamente tutti e l’ UGL a cui mi onoro appartenere auspico una forte responsabilità immediata da parte delle istituzioni, ricordo che saro al vostro fianco per qualsiasi azione e/o iniziativa volta al bene della federazione alla tutela degli iscritti e non per ultimo a salvaguardia della salute.”