Al termine del primo confronto sulla prossima legge di stabilità fra Governo e regioni che si è tenuto il 29 settembre a palazzo Chigi, uscendo dalla riunione, il presidente della Liguria e vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti, ha sottolineato che le Regioni hanno “fatto presente al Governo che l’aumento di 2 miliardi previsti per la sanità non è neppure sufficiente a garantire i nuovi costi, tra farmaci innovativi e nuovi Lea, i Livelli essenziali di assistenza, per non parlare del nuovo contratto del pubblico impiego”.
A preoccupare è la previsione di 2,7 miliardi di tagli sul non-sanitario che andrebbero “ad incidere sulla carne viva della popolazione. Il Governo si è detto sensibile al nostro grido di dolore ma sta facendo i conti. Si istituiranno due tavoli tecnici per sanità e per tutto il resto”, ha proseguito Toti. “Abbiamo ricordato ai nostri interlocutori che per l’indebitamento dello Stato le Regioni hanno fatto bene fino ad ora; le Regioni ad oggi si presentano con le carte in regola. Quello di oggi – ha aggiunto – è stato comunque un dialogo costruttivo”. Un nuovo incontro tra Regioni e Governo è previsto prima della prima metà di ottobre ma già dalla prossima settimana si riuniranno i tavoli tecnici. “I due miliardi in più servono a mala pena per coprire i costi aggiuntivi, non sono toccabili, a mio giudizio, sono indispensabili, ma nessuno qui li ha messi in discussione”, ha concluso Toti