Roma – “E’ inquietante l’inerzia politica in merito alla situazione “disastrosa” della maggior parte degli immobili, pubblici e privati, privi della benchè minima sicurezza anti crollo e sicurezza strutturalE pertanto inadeguati a garantire la vita delle persone. Priorità’ assoluta e’ la,costituzione di un Osservatorio Nazionale Tutela Edifici formato da tecnici nominati dal Ministero Infrastrutture, dalla Protezione Civile, dall’Anci e dalla Conferenza delle Regioni”. Lo scrive in una nota, Claudio Del Medico Fasano, esperto di antisismicita’ ed edilizia ecologica, presidente del CNSA , Centro Nazionale Salubrità’ dell’Aria e dell’Associazikne “La scuola Ecologica” commentando il crollo al quartiere romano di Ponte Milvio, “ad appena 600 metri in linea d’aria dal palazzo del Flaminio crollato alcuni mesi fa”.
“Anche in questo recentissimo crollo che solo casualmente non ha creato vittime – scrive Fasano – dimostra quanto sia fragile un edificio costruito con materiali “poveri” le cui modeste caratteristiche dei materiali degli anni 50 risultino ulteriormente usurati dai decenni di utilizzo. Dopo ogni evento di tale portata si susseguono varie valutazioni tecniche e politiche ma questo “pontificare” con il rimbalzo di responsabilità non risolve il problema”.
Roma, ad esempio, rileva l’esperto “è stata classificata sismica ed i suoi 20 Municipi suddivisi in 5 distinte zone: 1 – 2A – 2B – 3A – 3B. Pare scontato che in tali zone vi siano continuamente micro scosse pertanto le vecchie ed insicure fondazioni subiscono sollecitazioni periodiche e costanti. Questo crollo di Ponte Milvio sembra causato da infiltrazioni d’acqua e già questo ha del fantascientifico.
Non è concepibile continuare a “sopravvivere” lasciando i cittadini nell’ignoranza e nella disinformazione, ignari che l’edificio dove vivono con la propria famiglia può crollare in qualsiasi momento, anche senza un reale terremoto. E’ invece giunto il momento di creare il giusto “livello di conoscenza”, in merito all’edificio abitato, la sua struttura portante, il grado di resistenza sismica e la tipologia e qualità dei materiali, trasmettendo immediatamente tali dati ai cittadini di ogni fascia sociale, attraverso ogni canale di informazione partendo dalle scuole e dai centri di aggregazione locali. I cittadini poi decideranno quale scelta effettuare. Iniziare a declassare gli edifici privi di sicurezza per terremoti al massimo livello Richter.
Inutile pensare a soluzioni politiche “furbette” – conclude Claudio Del Medico Fasano – che “rattoppano” ma non risolvono il problema, bensì lo spostano di anno in anno”.
Fasano sali’ agli onori delle cronache quando già” venti anni fa lancio’ una vera e propria campagna per demolire le vecchie costruzioni prive di caratteristiche storiche e ricostruirle con la tecnica ecologica indistruttibile, fatta di legno lamellare e acciaio armonico.
“La sicurezza passiva di un edificio – sostenne Fasano in quel frangente – dovrebbe essere alla base di una scelta progettuale, impossibile da ottenere a pari spessore delle pareti con il cemento armato, mattoni, tufo, pozzolana, ecc, privilegiando pertanto le nuove tecniche del terzo millennio”.