Redazione – La violenza non si ferma più al livello fisico, oggi più che mai è approdata a pieno titolo nel web, in questo universo informatico che presenta opportunità, potenzialità ma anche una marea di rischi su cui occorre agire con prevenzione. A volte i gesti più semplici, un like, una foto condivisa da altri dove siamo ritratti per puro caso può generare anche grossi problemi individuali. Questo avviene perchè c’è molta dimestichezza nella semplicità d’uso dei social media, ma non se ne conosce appieno il funzionamento, con relative ed enormi potenzialità ma anche i grandi rischi che l’evoluzione informatica porta con sè. L’avvento di Facebook, in particolare costituisce una piazza alternativa, virtuale dove sembrano non esistere confini, dove sembra tutto confidenziale e semplice in realtà non è così. Non bisogna generalizzare, ma il web in fondo è uno specchio della vita reale, dove le insidie ci sono ogni giorno. E così come evitiamo di percorrere strade buie ed isolate, o altri accorgimenti del caso, stessa cosa va fatta con l’utilizzo del web in generale. I bambini, oggi iniziano prestissimo ad entrare in questo mondo, con il primo smartphone in regalo o con il pc di famiglia che ormai è un pò in tutte le case, con internet adsl 24 ore no stop. Uno strumento a disposizione per informarsi su tutto, ma poi cio’ che si legge è garantito? Assolutamente no. Sicuramente l’evoluzione dell’informatica è cresciuta in modalità esponenziale rispetto alle normative su questo settore che non riescono a stare al passo. Questo perchè anche la classe politica apparentemente all’avanguardia, non riesce anch’essa a seguire le continue evoluzioni del web, con particolare riferimento ai social media. Qualche anno fa i genitori consentivano ai loro figli di stare su internet con la supervisione di un adulto, presente durante la navigazione, poi questa abitudine man mano è venuta scemando, e cosicchè troviamo adolescenti giovanissimi già in piena attività. Le opportunità che offre internet riguardano soprattutto una fascia più adulta dell’utenza che ne usufruisce, ed i rischi maggiori riguardano per l’appunto i giovanissimi, o anche persone sole, che trovano nel web un apparente complicità di vita. Dobbiamo considerare che siamo pur sempre dietro una tastiera, che è vero che ci collega con il mondo e proprio per questo si deve fare molta attenzione. I suicidi causati dai video hard pubblicati sul web, sono l’emblema degli abusi di cyberbullismo, termine ormai inserito nei vocabolari della lingua corrente e corrispondente a: “atto aggressivo, prevaricante o molesto compiuto tramite strumenti telematici (sms, e-mail, siti web, chat, ecc.)” . E come nella vita non è giusto subire soprusi di coatti bulli di quartiere, nel web parimenti esistono strumenti di difesa. Ma è piu’ importante non incappare in questa rete di abusi, poichè a differenza di cio’ che accade in vita reale, tutto è più lento e complesso. La Polizia Postale è un grande riferimento per queste situazioni, per cui è bene non esitare a rivolgersi ai Comandi se si è vittime di abusi o soprusi sul web, ricatti compresi. Serve una informazione corretta, purtroppo non garantita dallo stesso web, in cui tutti sembrano poter dire tutto, apparentemente senza rischi. Non è così, anche l’utilizzo delle foto su facebook ha una sua norma, e trova anche le sue ragioni in un diritto d’autore che spesso viene vilipeso e calpestato, così come il diritto di disporre della propria immagine. Ma oltre agli aspetti negativi, il web consente anche di intraprendere interessanti percorsi con vantaggi lavorativi, e di relazioni sociali. Tutto sta nel saper gestire, le persone vanno educate a questo, poichè dal web se ne possano trarre solo vantaggi e riducendo tutti i rischi e le insidie che sono sempre presenti.
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