di Antonio Agosta (Redazione Sicilia)
“Avevamo inventato i giovani, categoria che non era considerata. Prima i programmatori erano anziani … noi prendevamo i pezzi nuovi e li mettevamo in gara tra loro”. Alle 17.40, del sabato sera di 50 anni fa, il duo composto da Renzo Arbore e Gianni Boncompagni, si inventarono un nuovo programma rivolto ai giovani e agli appassionati di musica, il cui titolo era: “Sound”, e successivamente “Bandiera Gialla”, presentando novità musicali provenienti dagli Usa e dalla Gran Bretagna. Un nuovo fenomeno di costume e un nuovo modello per i programmi futuri, un format per far conoscere ai giovani ogni genere di musica.
Una proposta radiofonica e d’intrattenimento che aprì le porte alla musica Rock e a quella Pop, una vera carrellata di nomi importanti della musica italiana, come Patty Pravo, Lucio Battisti, Fausto Leali e il gruppo degli Equipe ’84.
Ogni puntata comprendeva una vera gara canora formata da quattro gruppi con tre canzoni pubblicate di recente o ancora inedite sul mercato italiano, votate da un pubblico giovanile, 40 minorenni figli dei dirigenti Rai e gli avventori del Piper, designate attraverso delle bandiere gialle. Il vincitore dei quattro finalisti veniva proclamato “Disco giallo”.
Il pubblico partecipava attivamente allo spettacolo, oltre ad apparire alla moda con vestiti griffati e capigliature particolari, cantava e ballava sull’ondata Beat all’italiana.
Mita Medici, Renato Zero, Barbara Palombelli, Giancarlo Magalli, Valeria Ciangottini e Clemente Mimum, anche loro facevano parte di quel pubblico di illustri sconosciuti, ignari di segnare le generazioni successive fino ai giorni nostri. Il 9 maggio del 1970 finiva la bella fiaba nata nel 1965.